L’emergenza Corionavirus, che fra lockdown e limiti agli spostamenti ha costretto la gente a chiudersi in casa, ha portato a un crollo verticale dei furti in abitazione. Secondo la fotografia scattata dall’Unione Europea delle cooperative (Uecoop), i colpi messi a segno dai topi di appartamento sono calati del 39,3%. La crisi economica generata dalla pandemia e la forte riduzione di spostamenti ha insomma reso più difficili le incursioni dei ladri in casa anche se la paura di subire un furto, evidenzia il Report Uecoop, coinvolge il 60% degli italiani con la casa svaligiata che rappresenta prima di tutto un trauma psicologico oltre che economico. L’orario più a rischio, è fra le 18.00 e le 21.00, seguito dalla fascia tra le 9.00 e il 12.00 del mattino e da quella tra le 15.00 e le 18.00. Sono diverse le contromisure per difendersi dai topi di appartamento, dalle porte blindate alle inferriate, dalle telecamere controllate a distanza con lo smartphone ai vetri anti sfondamento fino agli impianti di allarme collegati alle forze dell’ordine. Il comparto sicurezza, conclude Uecoop, coinvolge una filiera che va dai produttori di sistemi anti intrusione agli installatori fino ai servizi di vigilanza e sicurezza privata per un fatturato di circa 5 miliardi di euro all’anno.