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La Polizia di Stato ha celebrato i 170 anni dalla Fondazione. Lamorgese: “Il Paese vi è riconoscente per ciò che fate ogni giorno a garanzia dei diritti e delle libertà”

La Polizia di Stato celebra ha celebrato il 170° Anniversario della sua fondazione.  Sia pure nella solennità dell’evento, la cerimonia sarà improntata alla doverosa sobrietà, attesa l’attuale, delicata situazione internazionale riconducibile all’invasione dell’Ucraina ed in considerazione dell’esigenza di assicurare il rispetto della normativa in materia di sicurezza, prevenzione e gestione dell’attuale situazione epidemiologica. Un’amministrazione longeva, quella della Polizia di Stato, che ha accompagnato nel tempo i cambiamenti della società, trasformandosi essa stessa per soddisfare nuove esigenze nella continuità del motto sub lege libertas. Una polizia radicata nel presente e proiettata verso il futuro che torna a condividere con i cittadini i suoi più autentici valori ed i risultati conseguiti grazie al quotidiano operato delle sue donne e dei sui uomini. Il Presidente della Repubblica concede quest’anno la medaglia d’oro al merito civile alla bandiera della Polizia di Stato per le attività svolte durante la pandemia: “Alle donne e agli uomini della Polizia di Stato che con eccezionale valore e senso del dovere hanno profuso ogni energia nel garantire, anche in occasione dell’emergenza pandemica da COVID- 19, la tutela della salute di tutti i cittadini.” Un eccezionale banco di prova che ha evidenziato lo spirito di servizio che caratterizza l’attività di ciascun poliziotto. Per lasciare un segno tangibile dell’importante traguardo raggiunto, il Ministero dello Sviluppo Economico ha emesso un francobollo celebrativo mentre l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ha realizzato una moneta corrente dal valore di 2euro. La manifestazione, sulla terrazza del Pincio è stata aperta, presente il Capo dello Stato, dall’intervento del ministro dell’Interno, Lamorgese e dal Capo della Polizia “Signor Presidente della Repubblica, la sua partecipazione dà lustro e solennità a quest’evento. È il segno tangibile dell’apprezzamento che, attraverso il suo massimo rappresentante, la comunità nazionale manifesta alle donne e agli uomini della Polizia di Stato». E’ un legame di stima e amicizia quello richiamato in apertura di intervento dal ministro Lamorgese alle celebrazioni sulla terrazza del Pincio per il 170° anniversario della fondazione. Presente alla cerimonia il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un legame che, nella circostanza, è stato rinsaldato con il conferimento alla bandiera della Polizia di Stato della medaglia d’oro al valor civile per l’eccezionale sforzo messo in campo nel garantire, anche nel corso dell’emergenza pandemica, la tutela della salute di tutti i cittadini. Una presenza costante sul territorio a garanzia dei principi democratici, della salvaguardia dei valori costituzionali e dei diritti dei cittadini in una dimensione di solidarietà che supera la mera applicazione della legge. «Dove si aprono divisioni, separazioni, là si è chiamati a unire, a fare coesione. In quest’opera, le Forze di polizia sono tenute ad uno sforzo particolare e a mostrare, ancora una volta, la loro straordinaria professionalità. Mai come ora, afferma la Lamorgese, l’ingresso di tanti giovani nei ruoli della Polizia di Stato è una scelta sicuramente motivata da spinte culturali e valoriali che la fanno vivere come vera e propria missione al servizio dei cittadini. Un impegno quotidiano a 360°: dalla gestione accoglienza profughi in fuga dalla guerra in Ucraina, alla prevenzione e contrasto dagli attacchi cyber alle nostre infrastrutture critiche, all’immigrazione illegale, alla minaccia terroristica nelle sue varie forme. La Polizia di Stato», ha proseguito il ministro, «con intelligente flessibilità, non farà mai mancare una adeguata risposta alle nuove istanze che affiorano da una società in continua evoluzione e sempre più esposta alle insidie criminali e le innovazioni di questi ultimi anni ne sono la prova. Il Paese intero vi è riconoscente per ciò che fate ogni giorno a garanzia dei diritti e delle libertà civili. In chiusura di intervento, il ministro ha ricordato l’imminente ricorrenza del trentennale delle stragi di Capaci e di via D’Amelio. Ha rivolto il pensiero a quanti, con il sacrificio della vita, hanno dato testimonianza di altruismo e di generosità e alle loro famiglie. “Consentitemi di esprimere un riconoscimento doveroso a tutti i caduti nell’adempimento del dovere”. Poi il Capo della Polizia Giannini: “Siamo pronti a rispondere alle nuove sfide”. Giannini ha voluto ringraziare per “l’impegno delle donne e degli uomini in divisa nel garantire la normalità durante la pandemia, nonostante ben oltre 34.000 poliziotti abbiano hanno contratto il virus e 20 perso la vita. Nella complessità dell’attuale situazione, in questa spirale di emergenze, viviamo scenari che inevitabilmente hanno mutato le dinamiche sociali e criminali», ha sottolineato, e «tutto ciò ha spinto a rivedere il nostro modo di fare sicurezza”, rimodulando il tradizionale impegno contro il crimine e «prevedendo, analizzando e intercettando quelle nuove dinamiche che l’emergenza pandemica ha innescato. Contro la minaccia del terrorismo, ha concluso Giannini, “dobbiamo continuare sulla strada della seria e leale condivisione informativa, come l’esperienza del Comitato Analisi Strategica ci ha insegnato. Un metodo che, negli ultimi anni, ha consentito, grazie alla stretta collaborazione tra Forze di polizia e intelligence, di prevenire eventi terroristici. Grande l’attenzione che stiamo rivolgendo alle nuove frontiere del crimine, sempre più orientato alla dimensione cyber”.

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