Covid

La variante Omicron mette a serio rischio la tenuta del Ssn. Allarme per i contagi di medici ed infermieri

Il Coronavirus continua a dilagare in Italia. La variante Omicron ha fatto aumentare esponenzialmente i contagi che ieri hanno raggiunto il nuovo record assoluto: 78 mila positivi in un solo giorno, numeri mai visti da inizio pandemia. Più che per l’aumento dei ricoveri – si legge sulla Stampa – gli ospedali stanno collassando per carenza di personale in quarantena. Quella che il decreto “salva Italia” del marzo 2020 aveva sospeso per i sanitari che hanno avuto un contatto stretto con un positivo, ma che ora ritorna dalla finestra perché comunque fino all’esito negativo di un tampone molecolare rinchiusi in casa bisogna stare. E adesso a causa della corsa ai tamponi, anche per medici e infermieri fare il test è diventato un bel problema. I dati elaborarti dalla Fnopi, la Federazione nazionale degli ordini infermieristici, stimano che in questo momento tra contagiati, che la quarantena devono comunque farla, e i confinati a casa in attesa di un tampone a mancare all’appello sarebbero in 25 mila. Circa 20 mila infermieri e quasi 5 mila medici. Il calcolo – prosegue la Stampa – parte dai dati Iss sui contagi del personale di Asl e ospedali. Nell’ultima settimana ad essere stati messi ko dal Covid sono stati 4.869 operatori sanitari, dei quali 3,993 infermieri (l’82%) e 730 medici (il 13%), secondo le stime Fnopi. Considerando che come minimo ciascun sanitario durante i turni di lavoro ha cinque contatti stretti con un collega, moltiplicato questo numero per quello dei contagiati si arriva appunto a un totale di 25 mila. Se l’assalto ai tamponi manda in tilt i reparti non crea meno problemi agli studi dei medici di famiglia. “Oramai – denuncia il vicepresidente Fimmg Pierluigi Bartoletti – non facciamo altro che fare tamponi e calmare i pazienti imbufaliti, che vengono da noi perché non riescono ad uscire dalla quarantena, non potendo accertare la fine della loro positività con un tampone molecolare che gli hub garantiscono solo dopo sette e più giorni”.

aggiornamento pandemia Covid del 29 dicembre ore 11.46

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