Economia e Lavoro

La variante Omicron si abbatte su regali e vacanze di Natale. L’allarme della Confcommercio

 

Se il Natale del 2020 sarà ricordato come il primo dall’avvento del Covid, quello di quest’anno passerà alla storia come quello dell’incertezza e della paura di ricominciare da capo. Il nemico invisibile con il quale stiano combattendo ormai da due anni non ha per nulla mollato la presa e anzi si trasforma continuamente sotto forma di varianti più contagiose. E ovvio quindi che i consumi del Natale 2021 risentano di questa situazione tanto che, secondo un’indagine Confcommercio, più di 1 regalo su 3 quest’anno è stato acquistato in anticipo a novembre (in aumento rispetto al 23,3% dell’anno scorso) e, tra chi aveva programmato di partire per le festività natalizie (il 17% degli italiani) quasi la metà ha annullato il viaggio.   Il 74% degli italiani effettuerà regali (in linea con lo scorso anno e contro l’86,9% del Natale pre-Covid). Il restante 26% non farà acquisti preferendo risparmiare, evitare incontri per lo scambio dei regali, oppure per via del peggioramento della propria condizione economica. In ogni caso, tra chi ha deciso di mettere qualcosa sotto l’albero, i prodotti alimentari si confermano al primo posto tra i regali (75,2%) seguiti da libri (55%) e giocattoli (54,4%), categorie tutte in crescita rispetto all’anno scorso; bene anche i capi di abbigliamento (42%), seppur in leggero calo rispetto al 2020, e le carte regalo (41%). Tra i prodotti in maggiore crescita rispetto allo scorso Natale, si segnalano gli smartphone (+10%). La risalita dei contagi sta, infatti, condizionando i comportamenti degli italiani tanto che, tra chi aveva programmato di partire in occasione delle festività natalizie (il 17% del totale), quasi un intervistato su due ha deciso di rinunciare alla partenza. Un intervistato su due si recherà ad acquistare i regali di Natale nella prima metà di dicembre (53,2%). Tuttavia è notevolmente aumentata, rispetto allo scorso anno, la quota di coloro che hanno scelto novembre (34,3% vs 23,3%). Con riferimento al budget stanziato per i regali, aumentano i consumatori che hanno deciso di spendere meno di 300 euro (sono il 97% del campione a fronte del 94,2% dello scorso anno) e diminuisce dal 5,8% al 3% la quota di chi spenderà oltre 300 euro. Risultati che confermano l’attuale clima di incertezza dovuto al perdurare della pandemia e all’aumento dell’inflazione. Internet, dopo il boom dello scorso anno, quest’anno rallenta confermandosi comunque il canale di acquisto principale per i regali di Natale (69%). Seguono la distribuzione organizzata (56,7%), i negozi di vicinato (42,5%), gli outlet e i punti vendita del commercio equo-solidale. Tra coloro che percepiscono la tredicesima (il 74% dei consumatori), quasi un terzo la metterà da parte per risparmiare, il 29% la utilizzerà per far fronte alle spese per la casa e la famiglia, il 16% la utilizzerà per acquistare i regali di Natale mentre per il 14% servirà a pagare tasse e bollette.

aggiornamento acquisti di Natale del 20 dicembre ore 14.42

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