Politica

Landini (Cgil) promuove Draghi ma chiede una assunzione per ogni pensionamento nella P.A.

Il presidente del Consiglio Mario Draghi “ha certamente una grande autorevolezza e una competenza importante in un momento tanto delicato per la ricostruzione del Paese. Ma non basta una persona sola per risolvere i problemi dell’Italia. È necessario il lavoro di squadra in un confronto costante con le parti sociali”. E’ quanto ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, in un’intervista al quotidiano La Stampa, sottolineando che il primo intervento sindacale del governo sul pubblico impiego “è il segnale che la pubblica amministrazione può diventare motore di sviluppo, creatrice di buona occupazione”. Landini ha comunque ricordato che anche con il governo Conte sono state fatte “cose importanti”: “i protocolli sulla sicurezza in fabbrica, il blocco dei licenziamenti, l’avvio della riduzione delle tasse sulle buste paga”. “Ed è il governo precedente ad aver portato a casa 200 miliardi che arriveranno dall’Europa”, ha insistito. Quanto all’età media dei pubblici dipendenti, attualmente pari a 51 anni, Landini ha spiegato che si può porre rimedio “innanzitutto assumendo i giovani”. “Il turnover è fermo da tempo e dovrà essere sbloccato. Poi tanta formazione per tutte le lavoratrici e i lavoratori. Infine sperimentando anche staffette generazionali: per ogni dipendente che va in pensione, uno va assunto”, ha chiarito. Sullo smart working, invece, “dobbiamo capire che in futuro non ci sarà chi lavora da remoto e chi va in ufficio”. “Le due modalità saranno necessarie ad ogni persona che lavora. Per questo vanno regolate nei contratti nazionali”, ha detto Landini.

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