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L’anticiclone autunnale non avrà vita lunga, l’autunno è alle porte

L’anticiclone africano non avrà vita lunga: quanto meno al Nord e su buona parte del Centro durerà solamente fino a questo Mercoledì, poi lascerà spazio ad una vera e propria svolta autunnale caratterizzata non solo da un maltempo a tratti intenso, ma anche da termometri a picco. Al Sud, l’alta pressione sub-sahariana resisterà un pochino di più, ma entro il weekend l’aria di cambiamento avvolgerà un po’ tutti. L’Estate, che pare ormai giunta alle battute finali, si sta giocando le sue ultime carte grazie ad un caparbio ed inarrestabile anticiclone africano, indiscusso protagonista di questa bollente stagione, già da molti esperti dichiarata come la peggiore di sempre in termini di caldo e siccità.
Ora però le cose stanno per cambiare. L’Atlantico sembra sempre più forte e le numerose depressioni che si susseguono ormai da giorni oltralpe diventano via via sempre più minacciose. Nei prossimi giorni saranno in grado di influenzare pesantemente tempo e clima sul nostro Paese. Fino alle prime luci di Mercoledì 14, l’anticiclone africano proseguirà a dispensare bel tempo su gran parte del Paese e pure tanto caldo al Sud e sulle due Isole maggiori. Con il passare delle ore, tuttavia, inizieranno a farsi strada annuvolamenti sempre più compatti a ridosso dei rilievi alpini e prealpini, segno inequivocabile dell’avvicinamento di un fronte instabile. I venti, nel contempo, cominceranno a soffiare dai quadranti meridionali.
Questi primi segnali faranno da viatico a un graduale peggioramento delle condizioni meteo. Il pomeriggio di Mercoledì sarà già teatro di numerose piogge e temporali che dalle zone alpine e prealpine riusciranno talora a spingersi fin su alcuni tratti dell’alta Valle Padana per poi raggiungere, entro sera, il Levante ligure e la Toscana settentrionale. A questo punto la frittata sarà fatta, ma il peggio dovrà ancora venire.
Tra Giovedì 15 e Venerdì 16, infatti, un vortice ciclonico in discesa dal Nord Europa costringerà l’anticiclone africano ad un rapido ritiro verso le sue terre d’origine; a questo punto, esso non sarà più in grado di influenzare con il suo caldo alito il nostro Paese, se non lievemente le estreme regioni meridionali.
In una prima fase, i venti meridionali, sia di Ostro, sia di Libeccio si intensificheranno ulteriormente, trasportando numerosi fronti perturbati. Giovedì ad essere maggiormente colpite saranno Toscana ed Umbria, dove sono attese piogge anche abbondanti, soprattutto nelle province di Firenze, Arezzo e Perugia. Venerdì sarà invece la volta del Nordest e poi ancora di Umbria, Lazio e successivamente Campania a riceve la maggior quantità di precipitazioni.
Entro la tarda serata l’irruzione della Bora farà peggiorare ulteriormente il tempo al Nordest dove le piogge potrebbero risultare quasi continue.

Fonte il meteo.it

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