“Dopo aver segnalato il caso dell’improbabile lingua di asfalto sulle banchine del Tevere, che ha scandalizzato tutti i romani, avevamo richiesto – tramite interrogazione – una copia di quel progetto e dei relativi pareri, il risultato? Scopriamo che quei pareri non c’erano e oggi arriva anche una sonora bocciatura da parte della Soprintendenza, vincoli paesaggistici e architettonici violati.” Così il consigliere capitolino della Lega Davide Bordoni. “Altro che attesa del responso per la stesa del colore ‘più idoneo’ alla pista ciclabile – aggiunge Bordoni – quel bitume sul travertino non andava proprio messo, e in alcuni tratti la larghezza della pista risulta maggiore rispetto a quanto realizzato dalle precedenti amministrazioni. Con la scusa della riqualificazione l’incapacità di procedere secondo iter corretti ha punito ancora i 5 stelle. La Soprintendenza chiede di sospendere i lavori e di rifare tutto daccapo – aggiunge – con buona pace delle polemiche dell’assessore ai Lavori pubblici. Un restyling disastroso sul quale sarebbe stato meglio tacere”, conclude.
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