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L’energia nel mirino degli hacker, aumentano del 33% i cyberattacchi al settore

Tra giugno e agosto 2022, gli attacchi hacker indirizzati all’energy sono aumentati del 33%. A segnalarlo è un’indagine condotta da Ermes – Intelligent Web Protection (www.ermes.company/it/), impresa italiana selezionata da Gartner nella top 100 delle realtà mondiali che sfruttano l’intelligenza artificiale applicata alla cybersecurity. Secondo i dati del Ponemon Institute pubblicati a marzo 2022, inoltre, il settore Energy è stato nella top 5 dei settori con costi più alti per data breach e, comparando questi dati con quelli raccolti da Ermes, risulta evidente che questo trend sarà ancora più evidente con i dati raccolti durante tutto il 2022. Quali sono, però, le conseguenze per gli italiani? “Si stima che gli aumenti di prezzo si verificheranno su più settori, dal 200% al 300% sulle bollette invernalirispetto all’anno scorso. È però da verificare se questo fenomeno proseguirà al netto di cambiamenti per l’intero 2023. Il carrello della spesa, inoltre, costerà fino a 700-800€ in più nel 2023 a causa del caro energia, così come avrà luogo un certo aumento di prezzi per materie prime e produzione che andrà a ricadere fortemente anche sui costi sostenuti dalle aziende”, dichiara Hassan Metwalley, CEO e co-founder di Ermes – Intelligent Web Protection. A livello di infrastrutture, la debolezza delle difese potrebbe causare rischi sulla continuità dei servizi, in particolare su servizi pubblici o essenziali, con problematiche anche a livello amministrativo o burocratico proprio perché vengono sfruttate le falle di sistema per andare a comunicare ai clienti in maniera errata o allarmistica. “Sicuramente ci sarà enorme stress nella ricerca ossessionata del risparmio nei consumi, che non bloccherà gli aumenti che riceveremo soprattutto a causa del riscaldamento delle nostre abitazioni. Gli hacker potrebbero quindi sfruttare la continua ricerca del risparmio per offrire falsi sconti o trappole su forniture, andando a far cascare le persone in pubblicità ingannevoli rubando loro dati sensibili o addirittura soldi”, aggiunge Hassan Metwalley, CEO e co-founder di Ermes – Intelligent Web Protection. Gli italiani, quindi, dovranno prestare massima attenzione al periodo invernale, poiché, come si è verificato nei mesi subito successivi all’estate, questa finestra temporale risulta essere un momento estremamente demanding lato energetico. A causa infatti della crescita dei consumi, gli hacker possono così colpire questo punto nevralgico e massimizzare i danni creati dagli attacchi.

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