Politica

Letta e i licenziamenti: “Serve gradualità e selettività. Evitare drammi sociali”

“Noi crediamo che l’uscita dal blocco dei licenziamenti debba avvenire con necessaria gradualità e selettività. Bisogna evitare drammi sociali. Lo diciamo al governo”. Sono le parole del segretario del Pd Enrico Letta a Radio Immagina.
Letta spiega che tipo di misura propone il Pd. “Bisogna vedere quali settori sono più in crisi e quali sono ripartiti. L’edilizia è ripartita, ma nel tessile bisogna fare un intervento specifico per aiutare i lavoratori e non rendere automatica la fine del blocco dei licenziamenti. Altro esempio sono i tavoli di crisi, che insieme ai tessili, così come il settore dei servizi, vanno tenuti sotto protezione. Una soluzione di questo tipo sarebbe giusta ed equa”, spiega Letta.
“Servono prudenza e attenzione, perché abbiamo l’esperienza dell’anno scorso, quando un’estate ‘allegra’ ci ha portato molti contagi e molte morti”. Il segretario del Pd Enrico Letta, intervistato a Radio Immagina, spiega che la riduzione dei contagi consente di “guardare al futuro con maggiore ottimismo, grazie all’impegno del governo Conte e Draghi. È stato un lavoro importante. È importante avere tenuto questo atteggiamento di serietà e il partito che ha preso la bandiera della serietà e della responsabilità è il Pd. Lo dico senza polemica, ma con orgoglio. Ora prudenza, abbiamo le vaccinazioni, ma dobbiamo stare attenti e seri”.
Enrico Letta dà il via al progetto delle Agorà democratiche. “Questo pomeriggio farò un incontro a distanza con i cinquemila segretari regionali per raccontare come saranno costruite le Agorà democratiche”, dice Letta a Radio Immagina. La domanda, spiega Letta, “è come riuscire attraverso la democrazia partecipativa a rendere più forte la democrazia rappresentativa. Ci si iscriverà a una piattaforma digitale, la stessa in funzione per la Conferenza sul futuro d’Europa. Si sottoscrive una carta dei valori, e poi si partecipa”.
Ci saranno due mesi di prova con due iniziative pilota a luglio e agosto, e a settembre si partirà. “Sarà una rivoluzione e da questo esercizio manterrò la promessa: non c’è bisogno di un nuovo segretario, ma di un nuovo partito. Faremo emergere l’intelligenza e la passione collettiva”.
“Annuncio che scriverò un whatsapp di risposta a Salvini nel quale gli dirò che siccome siamo persone serie il luogo nel quale confrontarsi è il Parlamento. Andiamo in Parlamento la settimana prossima e quello sarà il luogo nel quale ci confronteremo. Io non mi sono mai sottratto e mi aspetto che anche la Lega sia lì per discutere nel merito e non affossare il ddl. Noi – dice il segretario del Pd – pensiamo che oggi ci sia la grande occasione di approvare il ddl, andremo avanti su quella strada. Fino ad oggi tutte le dichiarazioni della Lega sono per affossare il ddl Zan. Voglio capire se l’offerta di dialogo di Salvini ha un collegamento con tutto ciò che la Lega ha fatto fino ad oggi o se cambia completamente strada. Cosa che mi sembra improbabile”.
A chi gli chiede perché il Pd non consideri l’ipotesi di una modifica minima del ddl Zan, in due punti che non lo stravolgerebbero, Letta risponde che “la posizione nelle destre è di non fare nessuna norma. Hanno preso la bandiera dell’anti ddl Zan. Non abbiamo interlocutori che hanno la voglia o la credibilità di migliorare un testo. Fin dall’inizio si sono messi in testa di abbattere il ddl Zan. Al nostro interno, nei prossimi giorni, discuteremo di quale sarà la migliore tattica e quale la migliore strategia. Intanto andiamo al passaggio iniziale per vedere se riusciremo ad arrivare alla calendarizzazione del testo”.

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