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Libici contro pescherecci italiani al largo di Bengasi in acque internazionali. Interviene la fregata Grecale e scongiura il peggio

La fregata Grecale (nella foto) della Marina Militare è intervenuta in acque internazionali a Nord di Bengasi, in Libia, “a supporto di due motopesca italiani, Luigi Primo e Salvatore Mercurio, sottoposti ad avvicinamento da parte di una motovedetta libica”. E’ quanto ha reso noto la Marina militare, precisando che “il motopesca Salvatore Mercurio ha riferito di essere stato oggetto di alcuni colpi d’arma da fuoco di avvertimento, che non hanno arrecato danni a persone o cose”.
“Ricevuta comunicazione e richiesta di intervento via radio, nave Grecale ha immediatamente iniziato a dirigere verso il punto e contestualmente ha provveduto a contattare l’unità libica, comunicandole che i pescherecci si trovavano fuori dai limiti della Zona di Protezione della Pesca (ZPP) dichiarata dalla Libia e invitandola pertanto a desistere dall’azione in corso – ha spiegato la Marina in una nota – successivamente, il motopesca Salvatore Mercurio ha riferito di essere stato oggetto di alcuni colpi d’arma da fuoco di avvertimento che non hanno arrecato danni a persone o cose”. “Giunta sul punto, Nave Grecale ha provveduto a trasbordare un team sanitario, con uomini della Brigata Marina San Marco per garantire la cornice di sicurezza, per accertare le condizioni di salute dei marittimi italiani. La motovedetta libica nel frattempo si era allontanata dall’area”, ha aggiunto la Marina.
“Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, è stato prontamente informato dei fatti e dell’evolversi della situazione”, si sottolinea nella nota.

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