Roma Capitale

“Linea Opera” a Roma: quando i mezzi pubblici trasportano cultura. 8 autobus speciali diretti al Teatro dell’Opera.

di Sara Valerio

 

In una città come Roma non c’è mai il rischio di annoiarsi, l’imprevedibile è all’ordine del giorno.
E può capitare che, camminando nella periferia est della capitale, alla fermata di Ponte Mammolo, all’esterno della maltrattata stazione, tra il piccolo ma intraprendente mercato ambulante, qualche turista smarrito e frequentatori abituali, al capolinea degli autobus, tra il 163 e il 444, ci si imbatte nella “Linea Opera”: un autobus che porta direttamente al Teatro dell’Opera, in pieno centro, per assistere in anteprima alla prova generale della Tosca di Giacomo Puccini, che il 2 novembre chiude la stagione 2021-22 del Teatro.
A fine spettacolo l’autobus ti riaccompagna anche casa, nel tuo Municipio. Parafrasando la celebre frase su Maometto e la montagna: se la cultura non va in periferia, la periferia va nei luoghi della cultura.

Si tratta di un progetto pilota realizzato dal Teatro dell’Opera di Roma per la prima volta lo scorso giugno in occasione dell’Ernani di Giuseppe Verdi, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura, l’Assessorato alla Mobilità, l’ATAC e con il Festival “La città Ideale”. Viene replicato ora con una seconda “tappa” anzi una “seconda fermata” che punta a coinvolgere tutti i Municipi della città.

Mercoledì 2 novembre, al Teatro dell’Opera viene presentata la Tosca, opera romana per eccellenza che torna in scena nell’edizione storica della prima assoluta, avvenuta proprio sul palcoscenico del Costanzi il 14 gennaio 1900 alla presenza di Puccini stesso. E visto che l’arte e la bellezza sono di tutti e per tutti, perché non invitare anche quei cittadini che non solo soliti frequentare spettacoli di opera lirica, o che hanno più difficoltà, o semplicemente che abitano più lontano. Tutti devono avere l’opportunità di conoscere meglio la grande musica e di frequentarla più spesso.

Quindi domenica 30 ottobre, da otto diversi Municipi (IV, V, VII, VIII, IX, XI, XIII, XV) sono partiti altrettanti autobus con capolinea al Teatro Costanzi. Il viaggio stesso è stata un’occasione di avvicinamento all’opera: con un animatore per ogni vettura che ha coinvolto il pubblico raccontando la trama, illustrando lo spettacolo e proponendo anche alcuni ascolti musicali.

I biglietti sono andati esauriti nelle prime 24 ore, tanto da dover mettere a disposizione dei nuovi posti. Un successo per questa originale anteprima.

Non resta cha aspettare che si alzi il sipario il 2 novembre alle ore 20.00, per farci ammirare il capolavoro di Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, tratto dal dramma omonimo di Victorien Sardou. La regia è firmata da Alessandro Talevi e ripresa da Arianna Salzano, sul podio salirà Paolo Arrivabeni. L’allestimento del Teatro dell’Opera di Roma vede le scene e i costumi ricostruiti, rispettivamente da Carlo Savi e Anna Biagiotti, sui bozzetti e i figurini originali di Adolf Hohenstein. Vinicio Cheli firma le luci.

L’Opera verrà replicata giovedì 3 (ore 20.00), venerdì 4 (ore 20.00) e sabato 5 (ore 18.00).

Il teatro e la musica sono di tutti e parlano a tutti. In fondo chi è che non ha mai sentito anche solo in qualche film, le parole disperate di “E lucevan le stelle“?

Svanì per sempre il sogno mio d’amore…l’ora è fuggita,

e muoio disperato,

e muoio disperato!

E non ho amato mai tanto la vita!

tanto la vita.

 

Per Informazioni: www.operaroma.it

 

 

 

 

 

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