Esteri

Lukashenko: “I disordini in Bielorussia sostenuti dall’estero”

Il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko ha denunciato, le proteste contro il suo governo, definendole come un atto di ribellione diretto dall’estero, promettendo di resistere alla pressione, riporta AP.

Parlando ai 2.700 partecipanti dell’Assemblea popolare, il leader autoritario ha accusato che forze molto potenti all’estero sono dietro le proteste nel suo paese. Lukashenko non ha approfondito, ma negli ultimi mesi ha ripetutamente accusato l’Occidente di fomentare le proteste. “Dobbiamo resistere a loro e quest’anno sarà decisivo”, ha affermato.

Lukashenko ha convocato la riunione per discutere i piani per lo sviluppo del Paese, ma l’opposizione l’ha denunciata come un tentativo di rafforzare il suo governo e lenire la rabbia pubblica con vaghe promesse di riforme.

Le proteste di massa hanno attanagliato la nazione ex-sovietica di 9,5 milioni di persone da quando i risultati ufficiali delle elezioni presidenziali del 9 agosto hanno conferito a Lukashenko una vittoria schiacciante. La principale candidata dell’opposizione, Sviatlana Tsikhanouskaya, ei suoi sostenitori hanno respinto il risultato, e anche alcuni sondaggisti hanno affermato alla possibilità di manipolazioni dei voti.

Le autorità hanno represso duramente le manifestazioni in gran parte pacifiche, la più grande delle quali ha attirato fino 200.000 persone. La polizia ha usato granate assordanti, gas lacrimogeni e manganelli per disperdere le manifestazioni. Secondo i difensori dei diritti umani, dall’inizio delle proteste più di 30.000 persone sono state arrestate e migliaia di loro sono state brutalmente picchiate.

L’opposizione ha esortato i bielorussi a scendere in piazza per protestare contro il raduno di giovedì.

Lukashenko oggi ha ringraziato Mosca per il suo sostegno di fronte alle proteste, ma ha ribadito che l’accordo sindacale tra i due paesi non dovrebbe limitare l’indipendenza della Bielorussia.

Inoltre, Lukashenko ha accusato l’Occidente di nutrire intenzioni aggressive, ma allo stesso tempo lo ha esortato a ripristinare i legami politici e la cooperazione economica.

Gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno risposto alla questione delle manipolazioni del voto e alla repressione delle proteste introducendo sanzioni contro i funzionari bielorussi.

Nel frattempo, La Germania ha in programma di concedere asilo a 50 membri dell’opposizione bielorussa e alle loro famiglie, riferisce il quotidiano Sueddeutsche Zeitung giovedì, citando un documento prodotto dal ministero federale dell’Interno del paese.

La cancelliera Angela Merkel ha ribadito sabato, il sostegno di Berlino all’opposizione bielorussa, affermando che la Germania continuerà a sostenere i media indipendenti e a dare più facile accesso a visti e borse di studio. Come riportato dal quotidiano, i ministeri degli interni e degli esteri tedeschi hanno deciso di offrire asilo a un massimo di 50 membri dell’opposizione, anche se ogni caso sarà valuto separatamente.

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