La guerra di Putin

L’Unione Europea ‘oscura’ tre emittenti televisive russe, bloccate anche tre banche e sul petrolio embargo progressivo nei prossimi mesi. Von der Leyen all’attacco

“Oggi blocchiamo tre grandi emittenti russe. Non sarà più permesso loro di distribuire i loro contenuti nell’Ue, in qualsiasi forma, sia via cavo, via satellite, su internet o tramite applicazioni per smartphone. Questi canali televisivi amplificano le bugie e la propaganda di Putin in modo aggressivo. Non dovremmo più dare loro un palcoscenico per diffondere queste bugie. Inoltre il Cremlino si affida a contabili, consulenti e spin-doctor europei. E questo ora finirà. Stiamo vietando la fornitura di questi servizi alle aziende russe”. Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen all’Eurocamera. Poi la Presidente parla anche di nuove sanzioni, che nelle prossime ore riguarderanno anche le banche e nei prossimi mesi il petrolio: “Oggi escludiamo da Swift Sberbank, di gran lunga la più grande banca della Russia, e altre due grandi banche. Con questo, colpiamo le banche che sono cruciali per il sistema finanziario russo e la capacità di Putin di creare distruzione. Questo solidificherà il completo isolamento del settore finanziario russo dal sistema globale”. Poi il petrolio e l’embargo: “Proponiamo un divieto del petrolio russo, un divieto totale d’importazione di tutto il petrolio russo, via mare e via oleodotto, greggio e raffinato”.  “Ci assicureremo – ha detto ancora la Von der Leyen – di eliminare gradualmente il petrolio russo in modo ordinato, in modo da permettere a noi e ai nostri partner di assicurare vie di approvvigionamento alternative e di ridurre al minimo l’impatto sui mercati globali. Questo è il motivo per cui elimineremo gradualmente il greggio russo entro sei mesi e i prodotti raffinati entro la fine dell’anno”, ha aggiunto. Infine i crimini di guerra: “Stiamo inserendo nella lista dei sanzionati alti ufficiali militari e altre persone che hanno commesso crimini di guerra a Bucha e che sono responsabili dell’assedio disumano della città di Mariupol. Questo invia un altro segnale importante a tutti gli autori della guerra del Cremlino: sappiamo chi siete e sarete giudicati”.

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