Politica

M5S, Grillo: “Ho reagito non da padre padrone, ma da papà”

“Io ho reagito come dovevo, col mio cuore, la mia anima e la mia intelligenza. Non da padre padrone ma da papà, ho fatto cose straordinarie ricordo a chi oggi mi sta disprezzando”.

Così, in un video sul proprio blog, Beppe Grillo dice la sua, in seguito alle proteste degli attivisti, molti dei quali, via Facebook hanno annunciato di voler abbandonare il M5S, e al sostegno dei parlamentari, tra cui c’è anche quello di Vito Crimi, attuale reggente.

“Brevemente, vorrei spiegarvi perché le dichiarazioni fanno anche male, la dinamica. Ci siamo visti insieme al Forum e abbiamo dato incarico a Conte, avevamo bisogno di lui: noi siamo un movimento, era giusto individuare una persona che lo cambiasse era concordato. Del resto questo è un Movimento che permette a un prof di diventare presidente del Consiglio, questo lo abbiamo fatto noi”, dice.

A Conte, Grillo ha detto “‘prenditi lo statuto, i nostri avvocati, vedi se ti va bene, fai tu, se c’è qualcosa che non ti va cambialo’. Da quella volta non l’ho più sentito, a maggio inizio a sentire il peso di questa situazione. Gli dico: ‘se non ti fidi di me fallo vedere ai parlamentari, fallo vedere a qualcuno, sono rimasto anche in imbarazzo, unico depositario di qualche sprazzo” del documento.

“Poi – prosegue Grillo – è arrivata al famosa bozza, al centro c’era lui, agli stati generali gli iscritti avevano chiesto una distribuzione dei poteri, perché se fai tutto da solo, ti fai male da solo. Se nomini questo e quello… Io ho solo chiesto di avere la mia garanzia di avere le condizioni del garante nello statuto originario, dammi la possibilità di essere il visionario, il custode dei valori, che significa non entrare nella dinamica delle scelte politiche, tue che sei un uomo straordinario, ma lasciami vedere un attimo, lasciamo fare. Ma non sentivo dall’altra parte mai nulla, ho pensato ‘c’è qualcosa di strano'”.

Una volta visionato lo statuto, aggiunge, “gli ho detto non mi va bene questo, me lo rimandava, poi ho detto vedilo con i parlamentari”. Quindi, a Roma, “sono andato dai parlamentari e ho visto paura, come una paura latente, non gli abbracci, il bene, il clima del movimento. Ho fatto qualche battuta, lui si è offeso… effetti collaterali, forse è la mia disgrazia”.

“Lui il giorno dopo mi fa una telefonata tempestosa, ‘io non ti rispondo più’, dice”, racconta ancora Grillo, precisando di aver cercato di trattare con l’ex premier, “io rinuncio a questo, tu a quello… Lui mi ha detto, non ti rispondo”.

La risposta di Conte è giunta “in conferenza stampa, l’avete vista, è successo quel che successo. Lui si è staccato”, Grillo sostiene di non aver “mai visto il codice etico” e che la “transizione” non è stata “mai citata nello statuto. Ho reagito come dovevo”, prosegue, dicendo di averci messo tutto sè stesso.

Nel video, Grillo rammenta a chi “mi sta disprezzando” che per il Movimento è arrivato a nuoto fino a Messina e ha girato per tutta l’Italia con un camper: “Sono cose che ho nel cuore. Il Movimento cambia, forse doveva cambiare con lui o forse non è Conte la persona più adatta. Vi abbraccio tutti, stiamo uniti se qualcuno darà una scelta diversa la farà in tutta coscienza”, conclude.
aggiornamento M5S del 1 luglio 2021 ore 14.45

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