Politica

Manovra da 35 miliardi, riflettori su Pos, bonus e reddito di cittadinanza. Tutte le novità

La manovra mette in campo provvedimenti per 35 miliardi di euro, di cui 21 sono destinati alle misure per la mitigazione dell’aumento del costo dell’energia. Un testo, dunque, che prova a misurarsi con lo scenario geopolitico ed economico legato al conflitto in corso in Ucraina da 10 mesi, che ha portato alla crescita del costo dell’energia e alla corsa dell’inflazione. Un contesto così variabile che il governo ha già specificato che a fine marzo potrebbe esserci bisogno di nuovi interventi in materia di conto energetico. La manovra è stata comunque rivisitata in Commissione prima di sbarcare in Aula ed ecco le principali novità contenute nel testo: Il provvedimento approderà, dunque, in aula giovedì 22 dicembre, alle ore 8, con votazioni non prima delle 11. Per venerdì 23 dicembre è atteso il voto di fiducia alla Camera. Tra Natale e Capodanno si concluderà la seconda lettura del testo al Senato. Tra le misure non è stata approvata la norma sul Pos, tornano quindi le multe per i commercianti che rifiutano di accettare pagamenti con carte e bancomat. È stato prorogato il bonus mobili con un tetto che sale a 8.000 euro e i condomini avranno fino al 31 dicembre 2022 per presentare la Comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila) per poter beneficiare del superbonus al 110%. Per chi ha un mutuo, la manovra approvata dalla commissione, prevede che si potrà rinegoziare passando dal tasso variabile al tasso fisso (su mutui ipotecari in origine non superiori a 200mila euro e per chi ha un’Isee che non supera i 35mila euro). Smart working prorogato fino al 31 marzo, ma solo per i fragili non per i genitori di figli sotto i 14 anni. Viene abolita la 18 App, la tanto contestata carta degli studenti viene sostituita da una carta cultura giovani con Isee a 35mila euro massimo e una carta del merito scolastico per chi prende 100 alla maturità. Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza: lo perderà chi non accetta prima un’offerta di lavoro. Il congedo parentale retribuito all’80% viene esteso di un mese e sarà utilizzabile entro il sesto anno di vita del figlio da entrambi i genitori, in alternativa tra di loro. In tema di pensioni, cambia la norma che rivede per il 2023 e 2024 la rivalutazione automatica e salgono a 600 euro le pensioni minime per chi ha più di 75 anni ma solo per il 2023. Cambia anche la  la norma che rivede per il 2023 e 2024 la rivalutazione automatica delle pensioni: sale dall’80 all’85% la rivalutazione per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo (circa 2.000-2.500 euro), mentre per le pensioni più alte gli scaglioni vengono rivisti con una riduzione della percentuale. L’indicizzazione passa dal 55% al 53% per le pensioni tra 5 a 6 volte il minimo; da 50% a 47% tra 6 e 8 volte il minimo da 40% a 37% da 8 a 10 volte il minimo e da 35% a 32% negli assegni oltre 10 volte il minimo (oltre 5.000 euro). Ed ancora, slitta di due mesi, dal 31 gennaio al 31 marzo, lo stralcio automatico delle cartelle fino a mille euro relative al periodo 2000-2015. Approvato anche l’emendamento che esclude dalla cancellazione automatica le sanzioni amministrative, comprese le multe. Inoltre i Comuni possono decidere di non applicare la norma. Arriva lo sconto fiscale del 50% sull’Iva per l’acquisto di abitazioni in classe energetica A e B. Lo prevede l’emendamento del governo alla manovra approvato dalla commissione Bilancio della Camera. La misura, finalizzata a favorire la ripresa del mercato immobiliare, prevede, ai fini dell’Irpef una detrazione dall’imposta lorda, fino alla concorrenza del suo ammontare, del 50% dell’importo corrisposto per l’Iva per gli acquisti di unità immobiliari a destinazione residenziale, cedute dalle imprese costruttrici, entro il 31 dicembre 2023. Torna la possibilità di rinegoziare il mutuo passando dal tasso variabile al tasso fisso. La richiesta potrà essere avanzata su mutui ipotecari in origine non superiori a 200mila euro e per chi ha un’Isee, al momento della richiesta, non superiore a 35mila euro e che non abbia avuto ritardi nei pagamenti delle rate. Spazio anche a un provvedimento che inizialmente doveva essere contenuto nel Dl Aiuti quater: la rateizzazione dei debiti (circa 900 milioni) delle società sportive. La cosiddetta norma “salva calcio” che ha acceso lo scontro tra le parti.Ed infine la tassa sugli extraprofitti sarà applicata alle società con almeno “il 75% dei ricavi del periodo d’imposta antecedente a quello in corso al primo gennaio 2023” derivante dalle attività di produzione e vendita di energia elettrica, gas e prodotti petroliferi.

aggiornamento manovra ore 17.57

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