Politica

Meloni fa leva sulle donne: “Liberare la loro forza da ostacoli e strapuntini”. Poi sul conflitto in Ucraina: “Se cade Kiev, vince la Cina”

 

“Per aiutare le donne a farcela bisogna smantellare le penalità che le appesantiscono e non concedere loro qualche strapuntino”. Lo scrive la leader di FdI, Giorgia Meloni, in una lettera al Corriere della Sera. “Se sono diffidente verso ‘concessioni’ di posti o quote da parte dei leader maschi, come ha fatto il segretario del Pd Enrico Letta con la sostituzione d’imperio dei capigruppo e l’indicazione di due donne, è perché ritengo che le donne abbiano una grande forza autonoma, che va liberata dai mille impacci e ostacoli che la ingabbiano, ma che non va umiliata o sottovalutata”, sottolinea Meloni, che spiega: “Gli attacchi di giornaliste e protagoniste dello showbiz nei miei confronti” in tema di diritti civili sono “il trionfo di stereotipi ormai logori, che dipingono la destra come retriva e maschilista, mentre il rapporto tra le donne e la sinistra in realtà è piu’ sbandierato che effettivo: basta vedere come sia difficile trovare una donna leader in quel campo”. La leader di FdI rivendica la linea del suo partito sul fronte diritti, “non siamo reazionari, non vogliamo tornare indietro: vogliamo costruire il futuro. Ma siamo conservatori, perché vogliamo portare con noi, nel futuro, quello che abbiamo amato e amiamo, la nostra storia, la tradizione, l’appartenenza al genere sessuale, la possibilità per un bimbo di avere una mamma e un papà, la solidarietà tra le generazioni, il rispetto per gli anziani, la cura dei piu’ fragili”. Poi sull’Ucraina: “Se l’Ucraina cade e l’Occidente perisce, il grande vincitore non sarà la Russia di Putin ma anche la Cina di Xi Jinping, e chi è più debole in Occidente,l’Europa, rischia di ritrovarsi sotto l’influenza cinese“. Giorgia Meloni, presidente FdI, lo dice partecipando a un panel al Forum Ambrosetti in corso a Cernobbio (Como). “Per questo secondo me bisogna combattere questa battaglia”, dice Meloni, perché la guerra in Ucraina “è solo la punta dell’iceberg di un conflitto che ha come obiettivo la revisione degli assetti globali”. “Ma voi davvero pensate che con la posizione italiana decidiamo il destino dell’Ucraina? Se smettessimo di sostenerla non cambierebbe nulla. E’ la nostra posizione sul futuro e la credibilità che stiamo decidendo sulla situazione ucraina”, dice la leader di FdI. Per l’export “il volume verso la Russia è l’1,5%, il volume verso l’occidente 85%”, segnala Meloni, sull’Ucraina “se domani l’Italia si sfila e si gira dall’altra parte per per l’Ucraina non cambia nulla, per l’Italia cambia tutto”, quindi “dobbiamo avere una postura credibile”.

aggiornamento campagna elettorale ore 16.36

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