Economia e Lavoro

Microcredito, uno strumento etico e sociale con il ‘miracolo’ dell’auto-impiego

Vorrei attirare l’attenzione su uno strumento molto importante: il Microcredito . È in vigore uno strumento che costituisce un fattore importantissimo dal punto di vista etico sociale, che in due anni circa è stato completamente stravolto. La sua esistenza deriva dal decreto attuativo  del D.M. 17/10/2014, n176 . L’attuale impostazione prevede per il finanziamento garantito dal Medio Credito Centrale nella misura dell’80% con limiti ben precisi alla possibilità di utilizzo di questo strumento per chi ne fa richiesta. In estrema sintesi i limiti sono (fino alla attuale finanziaria) importo massimo concedibile 40.000 più eventualmente ulteriori 10.000 in erogazione frazionata. I richiedenti devono corrispondere a determinate caratteristiche, quali ad esempio : Indebitamento max 100.000- attivo patrimoniale non superiore a 300.000- fatturato  non superiore a 200.000 –

Devono essere iscritti alla camera di commercio. Possono essere ditte individuali ( con max 5 dip), società di persone e società a responsabilità limitata semplificata (con max 10 dipendenti) escluse le società a responsabilità limitata. Con la legge di bilancio  2022 ( che sarà votata stamattina alla camera), a seguito della attiva mobilitazione dell’Ente Nazionale Microcredito sono stati presentati emendamenti  che sono stati inseriti che una volta operativi porteranno alla caduta dei limiti attuali e relativi a :

  1. La somma massima erogabile con garanzia MCC passa da 40.000+ 10.000 in erogazione frazionata a 75.000+ eventuali 25.000 comunque non oltre i 100.000 euro
  2. I tempi di restituzione passano da 84 mesi e 10/15 anni con mantenimento dell’attuale possibilità di preammortamento
  3. Non saranno più considerati né i limiti dell’attivo patrimoniale( max 300.000) né l’entità dei ricavi(max 200.000)

Resta comunque inteso che le norme attuative del ministero delle finanze sentito anche il parere della Banca d’Italia positivo, per quel che riguarda le condizioni economiche applicate, l’entità massima delle singole operazioni saranno inter alia, ovvero saranno oggetto di analisi e approvazione  dei soggetti finanziari che sottoscriveranno l’accordo con l’Ente Nazionale Microcredito. Questo importante strumento etico/finanziario, permetterà di ampliare l’accesso al credito ad una gamma più consistente di soggetti dato che cadono le limitazioni esistenti relative al patrimonio, all’indebitamento, e all’attivo patrimoniale. Ad oggi seppur con i limiti summenzionati abbiamo avuto l’onere e l’onore di accompagnare  una grande quantità di giovani, donne e uomini espulsi dal sistema produttivo (per chiusure di aziende), ad un  nuovo percorso di dignità attraverso l’auto impiego. Si sono generati una somma di nuovi posti di lavoro ( alle attuali condizioni  ogni microcredito genra 2/3 posti di lavoro), con la quale è stata creata nuova dignità perché il lavoro è dignità. Le banche partner hanno riscontrato dati positivi sulle pratiche finanziate a mezzo questo strumento e seguite dai tutor che  accompagnano i neo imprenditori nel loro cammino ( non sovrapponendosi e a commercialisti e tributaristi ma integrando) dalla  partenza, nel percorso di restituzione del finanziamento, mettendo la loro esperienza al loro servizio. Confimprese Italia che per sua natura è sindacato datoriale della piccola micro e media impresa è da sempre partner dell’Ente Nazionale Microcredito ed è a disposizione di coloro che vorranno approfondire  il discorso che per necessità di spazio  è qui  esposto in estrema sintesi.

 

Fulvio Barion (Vicepresidente ConfimpreseItalia)

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