Economia e Lavoro

Mutui, tassi in crescita. Avanti del 4% i prestiti per le famiglie e le imprese. I numeri della Banca d’Italia

Il rialzo dei tassi inizia a riflettersi sul credito bancario. Nel mese di marzo, scrive la Banca d’Italia nel supplemento statistico “Banche e moneta”, i tassi sui mutui casa si sono “riaffacciati” sopra il tetto del 2%, un livello che non avevano più registrato dalla metà del 2019. La Banca d’Italia calcola il tasso “taeg” dei nuovi finanziamenti, comprensivo, cioè, delle spese accessorie. In lieve risalita anche i tassi sui nuovi finanziamenti alle imprese. A marzo sono stati pari all’1,23% (1,09 in febbraio). La Banca d’Italia indica, nel dettaglio che i tassi sui finanziamenti destinati alle pmi (quelli per importi fino a 1 milione) registrano per marzo un tasso medio dell’1,78% mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore al milione (per le imprese di maggiori dimensioni) si sono collocati allo 0,87 per cento. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,32 per cento (0,31 nel mese precedente). Lo stock di crediti in sofferenza delle banche concessi alle imprese non finanziarie e alle famiglie produttrici, definizione quest’ultima che comprende le imprese individuali, le società semplici e di fatto, produttrici di beni e servizi non finanziari destinabili alla vendita, che impiegano fino a 5 addetti, sono rimaste stabili a marzo rispetto a febbraio. A marzo lo stock era pari a 27,57 miliardi, dato provvisorio, contro i 27,6 miliardi registrati a febbraio. Il settore delle costruzioni, con sofferenze per oltre 6 miliardi, guida la non invidiabile classifica della parte dei crediti deteriorati non in grado di tornare in bonis, seguita dal manifatturiero (5,4 miliardi), commercio (5 miliardi) e dall’immobiliare (4,1 miliardi). I prestiti del sistema bancario a famiglie e imprese tornano ad accelerare in marzo. Secondo i dati della Banca d’Italia i prestiti alle imprese non finanziarie sono cresciuti dell’1,3% annuo (+1,2% il mese precedente) e quelli alle famiglie del 4% rispetto allo stesso mese del 2021 (+3,8% in febbraio). I prestiti al settore privato, corretti sulla base della metodologia armonizzata concordata nell’ambito del Sistema Europeo delle Banche Centrali, aggiunge la Banca d’Italia, sono cresciuti del 2,5% sui dodici mesi (2% a febbraio). In ripresa, sempre su base annua, anche i depositi del settore privato che crescono del 4,8% mentre i depositi in conto corrente registrano una crescita di poco inferiore all’8% annuo. In frenata, invece, la raccolta obbligazionaria (-8,9% rispetto al marzo 2021) che si confronta con il -6,7% annuo registrato a febbraio. I prestiti cartolarizzati dal settore bancario italiano a fine marzo erano pari a 303 miliardi in lieve crescita rispetto allo stock di 301 miliardi registrato a fine febbraio. Una buona parte delle cartolarizzazioni riguarda i crediti deteriorati (173,4 miliardi) si legge dalle tabelle di via Nazionale. Le cartolarizzazioni di prestiti concessi alle imprese ammontano a 162,6 miliardi quelli alle famiglie ammontano a 134,6 miliardi.

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