Secondo quanto diffuso dall’undicesimo quartier generale regionale della Guardia costiera giapponese a Naha, due navi della guardia costiera della Repubblica Popolare cinese sono entrate nelle acque territoriali giapponesi a largo delle isole Senkaku, nel Mar cinese orientale.
Si tratta dell’undicesimo sconfinamento non autorizzato da inizio anno, che ha causato le proteste formali inoltrate a Pechino per vie diplomatiche dal ministero degli esteri giapponese.
Le navi, secondo quanto confermato dal portavoce del governo Katsunobu Kato, avrebbero condotto manovre intimidatorie e pericolose nei confronti di due pescherecci giapponesi e sarebbero poi fuggite in seguito all’intervento della guardia costiera giapponese.
“Manovre aggressive di questo genere nei confronti di pescherecci civili sono totalmente inaccettabili”, ha affermato Kato in conferenza stampa. Attualmente sotto amministrazione giapponese, le isole Sankaku fanno parte della Prefettura di Okinawa ed il loro territorio è amministrato dalla municipalità di Ishigaki. Sono reclamate sia dalla Repubblica di Cina (Taiwan) sia dalla Repubblica Popolare Cinese, che rivendicano la sovranità sull’arcipelago in base a criteri storici e geografici.