Cronaca

Ordine pubblico, Convegno Consap: “Tutelare i poliziotti per garantire il diritto a manifestare”

(Red) Dal calcio del cretino, ai numeri sul casco; l’ordine pubblico nel nostro Paese è da sempre al centro del dibattito politico e della pubblica opinione, ma la realtà è che l’Italia è un paese leader nelle tecniche di controllo delle piazze e che i nostri specialisti dell’ordine pubblico sono un fiore all’occhiello ed un prestigio internazionale.
Da questa certezza, mai adeguatamente veicolata dai mass media, prende spunto il Convegno sul “Benessere psicofisico del personale dei Reparti Mobili: la proposta della Consap” organizzato dal sindacato di Polizia Consap presso la sala riunioni del Reparto Mobile di Roma giovedì 15 luglio alle ore 10 con presenze contingentate e diretta streaming.
Un briefing fra specialisti, di natura prettamente tecnica, con il sindacato di polizia che vuole rappresentare l’importanza di una preparazione psicologica e fisica ottimale, per questi specialisti che si muovono su scenari diversificati a stretto contatto con gli individui che sono chiamati a controllare.
Un lavoro estremamente delicato quello del controllo delle piazze, che la tecnologia ha reso ancora più arduo, in molti casi video estrapolati dai contesti, poi diffusi in rete, hanno provocato reazioni durissime e tutti si sono sentiti in grado di puntare il dito contro questi professionisti.
La Consap con la sua proposta fa suo un concetto noto da sempre, ossia quel “mens sana in corpore sano”, che si attaglia perfettamente al personale dei reparti mobili, spesso impegnato per ore e troppi tempi morti, in tenuta antisommossa anche a 40 gradi, fianco a fianco col collega dietro ad uno scudo ed esistono a nostro parere gravissime responsabilità di alcuni partiti, movimenti e frange di tifosi politicizzate, che da anni veicolano messaggi di aggressività verso i poliziotti, soprattutto quelli che lo Stato gli frappone per impedirgli di mettere a ferro e fuoco le città o “incendiare” gli stadi.
Oggi gli uomini e le donne dei quindici reparti mobili italiani sono professionisti di polizia molto vicini alla soglia di un’età di 50 anni, il reparto paga la sua quota all’invecchiamento generalizzato di tutta la Polizia di Stato italiana, un’età che rappresenta un passaggio epocale nella condizione fisica dell’uomo, dove quello che si è fatto in anni di servizio, inizia a pesare, ma non di meno tutti garantiscono un livello di preparazione e professionalità altissima e sono perfettamente in grado di operare, con strategie tecnico operative, frutto di studi incessanti ed esperienza.
Il nostro sindacato propone un salto di qualità di questa professionalità attraverso percorsi di preparazione fisica mirati, dove ogni poliziotto del reparto, non sia uno dei tanti, ma possa contare su un piano strategico di preparazione che sia strutturato sulla sua persona, con un programma atletico dedicato e teso a migliorare i suoi lati deboli e fortificare la sue qualità.
Una proposta che nasce dalla convinzione che spesso le azioni discutibili, possono essere la conseguenza di un impegno continuativo, di una scarsa o errata alimentazione o di una difficoltà temporanea non interpretata adeguatamente o anche di gravi problematiche personali.
La Consap attraverso la relazione del Responsabile Nazionale della Consulta Reparti Mobili Gianluca Salvatori e gli interventi dei suoi colleghi dirigenti sindacali Salvatore Fornuto (V Reparto Mobile), Sergio Conte (IV Reparto Mobile) e Mauro Bertoni (XIV Reparto Mobile) vuole portare un approccio innovativo su questa tematica e confrontarsi con i vertici su questo tema, per individuare soluzioni e correttivi possibili e auspicabili.
“Il Convegno – ci spiega in conclusione il Segretario Generale Nazionale della Consap Cesario Bortone – sarà un dialogo fra tecnici, un contributo di professionalità da parte del sindacato, con la presenza del Direttore Centrale delle Specialità di Polizia dottoressa Daniela Stradiotto, il Direttore del Servizio Reparti Speciali dottor Claudio Mastromattei e il Comandante del I Reparto Mobile di Roma dottor Furio Farina, perché una migliore qualità dell’ordine pubblico è una garanzia per l’operatore di polizia ma soprattutto una tutela per chi nelle piazze vuole dire la sua pacificamente e a volto scoperto”.

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