Cronaca

Orrore per la sorte di Saman, uno zio: “Abbiamo fatto un lavoro fatto bene”

“Abbiamo fatto un lavoro fatto bene”. E’ quanto avrebbe scritto Danish Hasnain, lo zio di Saman Abbas, la 18enne pakistana scomparsa a Novellara (Reggio Emilia) e della quale si sono perse le tracce da ormai più di un mese, in chat a una persona molto vicina a lui parlando della nipote e della sua sparizione. Lo riporta la Gazzetta di Reggio. La procura reggiana indaga per omicidio con, al momento, cinque indagati: i genitori, due cugini e lo zio. Il timore è che la giovane sia stata uccisa dalla famiglia per essersi opposta a un matrimonio combinato. Secondo la procura, Danish sarebbe l’esecutore materiale dell’omicidio della giovane. Ad avvalorare la tesi sul suo ruolo, ci sono le prime dichiarazioni del fratello di Saman, bloccato alla frontiera mentre era in fuga con lo zio e i due cugini e che ora si trova in una struttura protetta. Il giovane ha infatti detto che lo zio gli ha confessato il delitto. Nonché le immagini davanti alla cascina di Novellara. Dalle indiscrezioni giudiziarie, emerge, inoltre, che la giovane, prima di sparire, era preoccupata perché – come ha raccontato lei stessa in un messaggio vocale al suo fidanzato che risale al 30 aprile – aveva sentito la mamma Nazia Shaheen parlare con un’altra persona e dire che l’unico modo per obbligare una donna ad attenersi alle regole di vita pakistane fosse ucciderla.

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