Imprese e Sindacato

Orsini (Confindustria) al Governo: “Immediate misure per le imprese”

Parla il vicepresidente degli industriali: “ Tempo scaduto servono interventi per il credito, la finanza e il fisco. Il tempo è ormai scaduto”

Bisogna introdurre “una serie di misure per la ripartenza delle imprese che siano chiare, semplici e forti. Serve un impegno a farlo subito, il tempo è scaduto”. A chiedere interventi immediati a favore del tessuto produttivo italiano è il vicepresidente di Confindustria per il credito, la finanza e il fisco, Emanuele Orsini, in audizione alla Camera sulle tematiche relative allo squilibrio della struttura finanziaria delle imprese italiane che rischia di essere determinato dalla pandemia da Covid 19.  A poco più di un anno dallo scoppio della pandemia, le imprese italiane portano le ferite profonde di uno shock inatteso, diffuso e prolungato, che ancora oggi mina le fondamenta del sistema economico”, è la premessa di Orsini.  Nel 2020 il Pil italiano è diminuito dell’8,9% e per il 2021, il Centro Studi di Confindustria “prevede un graduale recupero del Pil, concentrato nella seconda metà dell’anno, arrivando al +4,1% nel 2021 e al +4,2% nel 2022. La voragine aperta nella nostra economia dovrebbe colmarsi – ha spiegato – solo a fine 2022”. Una previsione, comunque, “condizionata dalla vaccinazione di massa in Italia ed in Europa”, ha aggiunto Orsini.  Per Confindustria “è indispensabile agire innanzitutto, prolungando e potenziando le misure di sostegno alla liquidità. Nel medio periodo, va rafforzata la patrimonializzazione delle imprese e la diversificazione delle loro fonti finanziarie”. Si tratta di decisioni “necessarie e urgenti. Le imprese hanno bisogno – ha insistito Orsini – di risposte ora e non si può aspettare oltre. La crisi Covid è senza precedenti nella nostra storia recente, così come lo sono i suoi effetti sulle imprese e sulle persone. È quindi necessario adottare iniziative a supporto delle imprese che si collochino fuori dagli schemi”.  Il mantenimento delle misure di sostegno “è in questo momento necessario. Una loro revisione dovrà avvenire in modo graduale, per evitare un impatto depressivo sulla nostra economia. È nostro dovere traghettare oltre l’emergenza le imprese che sono state messe in seria difficoltà dalla crisi”.  Quindi, secondo il vicepresidente di Confindustria, “è essenziale non abbandonare all’improvviso le realtà imprenditoriali con business solidi e capaci di creare valore e benessere”. In questo contesto è “prioritario prorogare la moratoria di legge, allungando le sospensioni dei finanziamenti bancari fino alla fine del 2021”.  Le moratorie a oggi “sono ancora attive per 126 miliardi, ed è indispensabile che la proroga, sia automatica. Non prorogare la moratoria sarebbe come chiedere alle imprese di tornare a correre da subito con uno zaino pieno di mattoni”, ha avvertito.

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