Esteri

Paradisi fiscali, la Svizzera all’Italia: “Cancellateci dalla ‘black list’”

 

La Svizzera non vuole più passare per un ‘paradiso fiscale’ agli occhi degli italiani e chiede di essere cancellata dalla lista nera in mano alla nostra Agenzia delle entrate. La sollecitazione arriva dal presidente della Confederazione elvetica Ignazio Cassis , che ha ricevuto a Berna il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che resterà in Svizzera , in visita ufficiale. Durante una conferenza stampa congiunta dopo un incontro ufficiale con i consiglieri federali, i due presidenti hanno rilasciato dichiarazioni. Uno dei temi toccati da Cassis è stato proprio quello della materia fiscale. Il presidente elvetico ha detto: Per la Svizzera essere stralciati da questa lista nera del ’99 sul piano simbolico è molto importante. In una situazione di rapporti di amicizia ed essendo noi del tutto in piena ‘compliance’ (conformità, ndr.) adesso con le norme, non c’è più alcuna ragione affinchè questo ‘listing’ (elenco, ndr.) debba ancora esistere. Sul piano materiale non è molto importante, ma su quello simbolico è importante. Cosa può fare la Svizzera? Parlarne con l’Italia, cosa che abbiamo fatto oggi con il presidente che a sua volta ne parlerà con chi di dovere. Ne parliamo attraverso la nostra ambasciata a Roma, ne parliamo nei nostri rapporti con i ministri. È un po’ un disturbo inutile che non ha più ragione di esistere e che sarebbe un bene per la bellezza delle nostre relazioni non ci fosse più”. Nei rapporti Italia-Svizzera restano ancora aperti due ‘nodi’: la tassazione dei frontalieri e la presenza della Svizzera nella black list dell’Agenzia delle Entrate. Già nell’aprile scorso, durante l’inaugurazione della House of Switzerland a Milano, Cassis, alla presenza degli allora ministri Vittorio Colao e Luigi Di Maio, aveva espresso l’auspicio che la Svizzera non fosse più considerata un ‘paradiso fiscale’ dal nostro Paese. Oggi con Mattarella è tornato a ribadire questa necessità in modo ancora più convinto. Il presidente della Conferedazione svizzera ha concluso: “Negli ultimi anni i nostri Paesi hanno siglato una decina di intese, un’ulteriore dimostrazione del dinamismo delle nostre relazioni bilaterali. Con il presidente Mattarella abbiamo discusso delle questioni ancora in sospeso, penso in particolare al processo di ratifica dell’accordo sulla fiscalità dei frontalieri e alla cancellazione della Svizzera dalla lista nera del 1999. Sono convinto che insieme Svizzera e Italia sapranno trovare le giuste soluzioni per rafforzare ulteriormente questa collaborazione forte, già esistente, a beneficio di entrambi i Paesi. Pur non essendo dentro l’Unione europea, la Svizzera è un Paese profondamente europeo. Ho ribadito la volontà di proseguire con gli accordi bilaterali e preservare le buone e stabili relazioni necessarie a beneficio di entrambe le parti”.

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