“Da 9 anni sono costretta a parlare a nome di mio marito – ha commentato Paola Moschetti, moglie di Massimiliano Latorre -. A lui è stato fatto esplicito divieto di parlare pena pesanti sanzioni. Non può nemmeno partecipare a qualsiasi manifestazione pubblica. E’ vincolato al segreto. E’ ora di chiedersi perché le autorità militari vogliono mantenere il segreto su ciò che sa e vuol dire. Quello che so è che per la politica italiana siamo stati carne da macello. Sulla questione è intevenuta anche Vania Ardito, moglie di Salvatore Girone. “Interessante leggere i ringraziamenti del ministro Di Maio nei confronti di chi ha lavorato sodo – ha detto -, ma prima di tutti è importante ringraziare i due soldati che si sono sacrificati alla sottomissione indiana per tanti anni che mai più gli saranno restituiti”.
aggiornamento caso Latorre Girone del 15 giugno ore 15.30