La guerra di Putin

Parolin (Santa Sede): “Armi all’Ucraina ma a determinate condizioni”

 

“Sull’invio delle armi” in Ucraina “ripeto quello che ho detto dall’inizio: c’è un diritto alla difesa armata in caso di aggressione, questo lo afferma anche il Catechismo, a determinate condizioni. Soprattutto quella della proporzionalità, poi il fatto che la risposta non produca maggiori danni di quelli dell’aggressione. In questo contesto si parla di ‘guerra giusta’”. Così il card. Pietro Parolin. “Il problema dell’invio di armi si colloca all’interno di questo quadro. Capisco che nel concreto sia più difficile determinarlo, però bisogna avere alcuni parametri chiari per affrontarlo nella maniera più giusta e moderata possibile”. “Noi avevamo dato la disponibilità ad essere garanti per l’evacuazione dei civili rimasti, però poi non si è più fatto niente, non ho sentito che ci sia stato un seguito”. Parole sempre del cardinale Pietro Parolin, rispondendo a una domanda sulla situazione a Mariupol e l’incontro del papa con le mogli dei soldati del assediati nell’acciaieria Azovstal, a margine del convegno “I sei Vogliamo. Il Magistero di Giovanni Paolo I alla luce delle carte d’archivio” alla Gregoriana. Il Segretario di Stato vaticano,  ha poi sottolineato che ogni tavolo di pace che porti alla fine del conflitto in Ucraina è positivo. Rispondendo ad una domanda sulle iniziative a riguardo de governo italiano, Parolin ha spiegato: “L’ho sempre detto e lo ripeto qualsiasi tentativo che possa portare alla conclusione della guerra e’ benvenuto”.

aggiornamento la Guerra di Putin ore 14.11

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