L’Italia resta, assieme a Cipro e Grecia, tra i Paesi con squilibri macroeconomici “eccessivi” secondo la Commissione Ue. “Le vulnerabilità sono legate ad alto debito, una protratta dinamica di bassa produttività” che, con una bassa occupazione, “danneggia la crescita potenziale che limita lo spazio per la riduzione del debito”. Inoltre, secondo Bruxelles, “se il settore bancario è diventato più robusto e resiliente negli anni pre-Covid, restano vulnerabilità”. In particolare “i crediti deteriorati, scesi negli ultimi anni, restano relativamente alti e rischiano di aumentare una volta che le misure di sostegno saranno ritirate”.
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