Regioni

Piemonte: “Rsa sono controllate”. Presa di posizione delle associazioni socio-sanitarie

 “La descrizione della situazione nelle Rsa non può sottostare a facili generalizzazioni che facciano risaltare solo alcuni aspetti dell’assistenza rivolta agli ospiti anziani e fragili presenti nelle strutture”. Così il Tavolo Interassociativo del settore assistenziale socio-sanitario replica alle dichiarazioni fatte ieri dal difensore civico del Piemonte, aggiungendo che “emerge una descrizione caratterizzata da una grande generalizzazione, quando, invece, i trattamenti terapeutici e le relative contenzioni adottate nelle Rsa sono da queste sempre affrontate come questioni delicate che non si possono prestare né a generalizzazioni né a strumentalizzazioni di sorta”.  Le associazioni che compongono il Tavolo sottolineano poi che “le quasi 800 strutture accreditate della nostra regione sono soggette a continui controlli di commissioni di vigilanza, Nas e altre istituzioni. Dalle verifiche svolte mai sono emerse situazioni con pazienti legati al letto con le lenzuola”.  Il Tavolo ricorda che “chiunque abbia le prove di illeciti così gravi è tenuto immediatamente, soprattutto se ricopre ruoli di garanzia o come semplice cittadino, a darne segnalazione alle autorità competenti. In questo senso, tutte le associazioni del Tavolo del settore prendono decisamente distanza da chi dichiara che alla base di trattamenti terapeutici vietati vi siano ragioni economiche. Chi lega i pazienti al letto commette un reato e basta”.  Il Tavolo interassociativo del settore assistenziale socio-sanitario è costituito da AGeSPI Piemonte, API Sanità, Confapi Sanità, Confindustria Piemonte Sanità, Federsolidarietà Confcooperative Piemonte, Legacoopsociali Piemonte, AGCI Solidarietà, ANSDIPP.

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