Roma Capitale

Pnrr, la Regione Lazio in campo con 41 progetti per 17 miliardi di euro

“È stato un incontro importante e costruttivo quello promosso oggi dalla Federlazio, a cui ho avuto l’onore di partecipare”. A spiegarlo in una nota è il vicepresidente della Regione Lazio, Daniele Leodori, che aggiunge: “In un momento decisivo per il nostro Paese e per la nostra regione, proprio mentre i dati della ripresa si mostrano buoni e al di sopra delle aspettative, quel lavoro che ci ha tenuto impegnati all’inizio della pandemia, volto a restituire speranza e fiducia alle persone e alle imprese, diviene ancora più centrale. Per questo – spiega – abbiamo strutturato un piano di ripresa e di rilancio, il NextGenerationLazio, puntando su un lavoro sinergico, capace di mettere a sistema le idee dei gruppi politici del Consiglio regionale, ma anche delle imprese, delle forze vive e sane della nostra regione, di tecnici ed esperti. Lo abbiamo fatto nella convinzione che questa fosse una occasione unica per cambiare in meglio la nostra regione e che occorressero i migliori contributi per trasformarla in realtà. Proprio per questo abbiamo anche revisionato la Strategia per la specializzazione intelligente ‘Smart Specialisation Strategy – RIS3’, che la Regione, nell’ambito della nuova programmazione 2021-2027, ha avviato lo scorso maggio. La nuova RIS3 risponde in modo coerente alle opportunità emergenti e agli sviluppi del mercato, per sfruttare i punti di forza del sistema regionale sui temi di ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione, tenendo conto in particolare delle esigenze che provengono dal mondo della produzione. In linea e in armonia con gli indirizzi del Governo, dunque, il piano NextGenerationLazio costituisce una programmazione a medio-lungo termine nell’utilizzo delle risorse comunitarie, integrandosi con le risorse europee della programmazione 2021-2027. Si basa sullo stanziamento di 17 miliardi di euro, per 41 progetti fino al 2026, nell’ambito di tre macro-aree strategiche: nello specifico, il 41% delle risorse riguarda la modernizzazione, il 31% la transizione ecologica e il 28% l’inclusione sociale. Al suo interno – sottolinea – troviamo progetti per lo sviluppo delle infrastrutture digitali e di digitalizzazione delle imprese, di intelligenza artificiale. Sul tema delle infrastrutture per la mobilità, vogliamo garantire lo sviluppo equilibrato del territorio, favorendo in particolare le infrastrutture strategiche come, per esempio, il collegamento del porto di Civitavecchia con l’interporto di Orte”.

Leodori spiega inoltre che “per il segmento fondamentale della rivoluzione verde e transizione ecologica, abbiamo ipotizzato interventi di forestazione urbana e periurbana, di qualificazione energetica degli edifici pubblici, progetti sugli acquedotti e sulla lotta agli sprechi, di abbattimento delle emissioni grazie all’ammodernamento e all’efficientamento di diverse linee ferroviarie laziali. Infine, per la linea strategica riguardante l’inclusione sociale e territoriale, investiremo sull’equità sociale (lavoro di qualità, mercato del lavoro per le donne, piano straordinario per la casa, recupero degli insediamenti urbani storici), sull’istruzione, formazione, cultura (tra cui nuovi asili nido e forti investimenti nella ricerca), sulla salute, con il rafforzamento della medicina territoriale e sulla ricerca. Quello che stiamo percorrendo è un percorso ambizioso – conclude Leodori – per rendere il Lazio parte della costruzione di un nuovo modello di sviluppo sostenibile, innovativo, più giusto e inclusivo. Per vincere la sfida occorre fare squadra e la Regione intende giocare la sua parte. Il futuro di cui stiamo parlando oggi, a cui guardiamo con ottimismo e speranza, può diventare presto il nostro presente”.

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