Esteri

Primo attacco aereo Usa dell’era Biden. Caccia contro milizia filo-iraniana in Siria. Vittime

Gli Usa hanno compiuto un attacco aereo, il primo da quando si è insediato Joe Biden, contro una struttura legata ad una milizia filo iraniana in Siria, dopo tre separati attacchi missilistici contro le forze americane in Iraq. Lo riferiscono i media Usa, citando fonti del Pentagono. Nel raid sarebbero rimasti uccisi almeno 17 combattenti pro-Iran.  Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, i combattenti rimasti uccisi sarebbero almeno 22. Il blitz è una risposta ai recenti attacchi contro le forze Usa in Iraq, iniziati il 15 febbraio e proseguiti nei giorni scorsi, e attribuiti a milizie alleate a Teheran. Ma la mossa sembra essere circoscritta, per ridurre il rischio di una escalation. Inoltre la decisione di effettuare lo strike in Siria e non in Iraq concede al governo di Baghdad un po’ di respiro mentre conduce le indagini sugli attacchi che hanno ferito soldati americani. L’attacco aereo Usa contro strutture di milizie filo iraniane nella Siria orientale “manda un messaggio inequivocabile: il presidente Joe Biden agirà per proteggere il personale americano e della coalizione”, è stato il commento del portavoce del Pentagono John Kirby. “Nello stesso tempo – ha aggiunto – abbiamo agito in modo deliberato per la de-escalation della situazione complessiva sia nella Siria orientale che in Iraq”. “Siamo fiduciosi sull’obiettivo che abbiamo attaccato, siamo convinti che era usato dalla stessa milizia sciita che ha condotto gli attacchi” contro basi Usa in Iraq, ha spiegato ancora Kirby.

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