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Processo Mollicone, per la morte di Serena nessun colpevole

Sono stati assolti gli imputati nel processo per la morte di Serena Mollicone. Si tratta dell’ex maresciallo dei Carabinieri Franco Mottola, per il quale erano stati chiesti 30 anni di reclusione, del figlio Marco, per lui la richiesta era di 24 anni, della moglie Anna Maria, per cui la Procura aveva chiesto 21 anni, tutti accusati di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Serena Mollicone è la 18enne di Arce trovata morta il 3 giugno del 2001 in un boschetto a pochi chilometri da casa. Assolti anche il luogotenente Vincenzo Quatrale, per il quale erano stati chiesti 15 anni per l’accusa di concorso in omicidio volontario e istigazione al suicidio del collega brigadiere Santino Tuzi, suo grande amico, e assolto anche l’appuntato scelto Francesco Suprano, per il quale erano stati chiesti quattro anni con l’accusa di favoreggiamento. Pianti e urla dentro e fuori il Tribunale di Cassino. Si sono alzate le urla “assassini”, forte la tensione, mentre gli imputati erano ancora all’interno del tribunale. “Una sentenza giusta e appropriata”. Così Franco Mottola, ex maresciallo della Caserma dei Carabinieri di Arce, in provincia di Frosinone, ha commentato la sentenza che ha assolto lui, la moglie Anna Maria e il figlio Marco nel processo per la morte di Serena Mollicone. “Ce l’aspettavamo – le sue parole dette ai giornalisti e mandate in onda dalla Rai – Le proteste delle persone fuori dal Tribunale? Chiedetelo a loro. Siamo stati sempre convinti, non abbiamo fatto niente.Chi l’ha uccisa? Chiedete alla Procura”. Di poche parole anche la moglie di Franco Mottola: “Non vogliono trovare l’assassino”.

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