Politica

Prodi: “Quanto avvenuto a Bucha è inaccettabile. Stop al gas russo”

La guerra in Ucraina continua senza sosta. Il conflitto rischia di diventare mondiale dopo la diffusione delle immagini di Bucha, centinaia e centinaia di corpi senza vita di civili ammassati per le strade. I russi parlano di fake news, Kiev risponde: “E’ un genocidio”. Sulla questione interviene anche Romano Prodi. L’ex premier non ha dubbi e si schiera dalla parte di Zelensky. “Sanzioni su gas e petrolio? Le immagini appena viste – spiega Prodi a Repubblica – rivelano crimini imperdonabili, inaccettabili anche nelle tragedie belliche. Occorre una risposta forte e unitaria da parte dell’Europa. Del gas russo abbiamo un gran bisogno, su questo non c’è dubbio. Ma loro hanno molto bisogno di venderlo. Oltre al fatto che se dovessero chiudere il rubinetto, ci vorrebbe molto tempo per riaprirlo. E per Mosca sarebbe un suicidio. I grandi impianti non funzionano con un interruttore. Guardate al nostro Adriatico: di energia se ne potrebbe prendere parecchia, ma ci vorrà un anno e mezzo per riavviare l’estrazione”. “Quando ero al governo, – prosegue Prodi a Repubblica – dati i limiti della produzione interna, misi come obiettivo la massima diversificazione degli acquisti, posto che tutti gli Stati erano problematici. Ai tempi, per esempio, gli analisti indicavano l’Algeria come la più soggetta a rischi. La mia priorità è stata essere il più possibile indipendenti, ma il contesto generale italiano non lo permetteva. Nei prossimi mesi potrebbe presentarsi la vera occasione propizia: se Macron vincerà le elezioni ha la possibilità di promuovere una cooperazione rafforzata fra Francia, Germania, Italia e Spagna alla quale si aggiungerebbero in fretta altri numerosi paesi. Si supererebbe così l’ostacolo dell’unanimità per compiere finalmente un passo decisivo verso una politica comune”.

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