Esteri

Proteste no-vax, l’Europa scopre la violenza dei manifestanti

 

Ore di alta tensione per le proteste no vax in Europa. Per le strade di Bruxelles è stata una domenica pomeriggio da guerriglia urbana: 35mila persone sono infatti scese in piazza contro le nuove restrizioni anti-Covid. Il corteo, iniziato in modo pacifico, è poi degenerato: al lancio di oggetti da parte dei manifestanti, la polizia ha risposto usando cannoni ad acqua e gas lacrimogeni. In Olanda terza notte di proteste contro il lockdown. Guerriglia urbana anche per le strade di Bruxelles, dove 35’000 persone si sono radunate per manifestare contro le nuove restrizioni anti-Covid introdotte dal Governo belga. Il Belgio, per fare fronte all’impennata di contagi ha introdotto l’obbligo di telelavoro 4 giorni alla settimana e limitato l’accesso a bar e ristoranti ai soli vaccinati. Le violenze si sono consumate nel cuore della capitale belga, a poca distanza dai palazzi dell’Unione europea e dalle ambasciate di Stati Uniti e Russia. Sventolando bandiere nazionaliste delle Fiandre e striscioni contro le norme più restrittive per i non vaccinati, diverse persone nascoste da cappucci hanno anche assaltato alcune auto della polizia. Almeno due agenti e un manifestante sono rimasti feriti.  Il Belgio è uno dei Paesi più colpiti dalla nuova ondata. Nell’ultima settimana ha registrato il record di casi da un anno, con una media di quasi 10’300 al giorno, e vede un tasso di occupazione ospedaliera ai massimi da maggio, con un quarto dei pazienti in terapia intensiva. L’Europa sta affrontando un’altra ondata di contagi e diversi Paesi hanno inasprito le misure per contenere l’epidemia. Le misure hanno scatenato reazioni di piazza: nei Paesi Bassi decine di persone sono state arrestate dopo “l’orgia di violenza” di Rotterdam (quella tra sabato e domenica è stata la seconda notte di scontri in diverse città, con un bilancio di decine di arresti e cinque agenti feriti) e il Paese sta ora vivendo una terza notte di proteste e di scontri contro il lockdown. “Molti piccoli gruppi stanno distruggendo cose” nella città settentrionale di Groningen, ha riferito un portavoce della polizia, aggiungendo che gli agenti anti sommossa sono stati dislocati per “ripristinare l’ordine”. Disordini anche  Enschede, Leeuwarden e Tilburg, secondo i media locali. In Austria, dove il numero di persone immunizzate con due dosi è il più basso dell’Europa occidentale, è tornato da lunedì il lockdown generalizzato, una settimana dopo aver introdotto quello per i soli non vaccinati, mentre dal primo febbraio entrerà in vigore l’obbligo vaccinale. Dopo la grande manifestazione che sabatoi ha riunito 35’000 persone a Vienna, molte provenienti anche da Paesi vicini come Italia e Germania, un nuovo corteo  domenica di circa 6’000 persone ha sfilato a Linz, dove non si sono registrati incidenti. La crescita dei casi si fa sempre più allarmante anche in Francia, dove il portavoce del Governo ha parlato oggi di un aumento “folgorante”, con i nuovi malati raddoppiati in una settimana, ma effetti contenuti grazie all’alto numero di vaccinati.

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