Imprese e Sindacato

Rai, lotta agli sprechi: no alla Saxa Rubra del nord, ma non mancano malumori

Saxa Rubra del Nord addio: la nuova Rai taglia gli sprechi. Nel piano di risparmi di Fuortes e Cda, il trasloco milanese non è compatibile. Lo riporta il quotidiano ‘Il Messaggero’. Nel piano di Fuortes e Cda, il trasloco tra Cinecittà e l’arrivo delle piattaforme milanese è incompatibile con i risparmi globali. C’è Roma al centro delle strategie. Carlo Fuortes è concentrato nel far quadrare il bilancio e sanare i 300 milioni di rosso aziendale. Proprio per questo , il progetto non rientra nei suoi piani ed è sparito dal tavolo del Cda il piano insensato e dispendioso, quello approvato in zona cesarini e alla chetichella dal vecchio Cda a guida Marcello Foa e molto attento alle istanze nordiste, che prevedeva entro il 2025 lo spostamento di pezzi di Saxa Rubra in una nuova Saxa Rubra padana. «Si trattava soltanto – così dice Michele Anzaldi, mastino di Italia Viva in commissione di Vigilanza, ma ugualmente la pensano un po’ tutti – di uno spot di Foa ad uso elettorale della Lega». Fuortes ha detto ieri – partecipando alla presentazione dei palinsesti radio, con il direttore Roberto Sergio che ha assegnato a Baudo il premio per i 60 anni del primo prodotto radiofonico realizzato da Pippo nel 1961 – che «sulle ultime nomine c’è stato un difetto di comunicazione. Si è trattato di spostamenti interni al top management che effettivamente è in prevalenza maschile: solo il 19 per cento è donna. E questa è una cosa sbagliata, mala ereditiamo dal passato». Ciò significa, per esempio, che per bilanciare, il prossimo direttore del Tg1 – nomina a metà Ottobre – sarà una donna e il nome che gira di più è quello di Simona Sala, attuale direttrice dei Gr? Intanto nel Pd il nome che agita è un altro: Francesca Bria, messa in Cda proprio dai dem, su spinta del ministro Orlando ma con tutte le correnti a favore, verso la quale – se ne parlerà anche domani nel summit dei vertici del partito dedicato alla tivvù – una buona fetta del partito è indispettito: «Ci snobba, non collabora e soprattutto non fa pesare la sua presenza in Cda». E chissà che cosa produrranno questi malumori.

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