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Regione Lazio, Desideri: “Le priorità sono le tante cose da fare e le opere da realizzare, non gli equilibri politici”

Assistiamo ad un proliferare di “voci e vocine” sulle varie candidature e sugli equilibri che condizionerebbero le eventuali scelte dei candidati per le prossime elezioni regionali del Lazio; cose per alcuni aspetti comprensibili ma da superare in fretta, molto in fretta.  Vorrei semplicemente fare un’analisi sui tempi, ha aggiunto Fabio Desideri, presidente della Federazione Confimprese World ed ex consigliere regionale del Lazio, che condizionano le prossime settimane. Sono rimasti – dal punto di vista concretamente operativo –  13 giorni di novembre, ed a voler essere magnanimi una decina di giorni di dicembre; poi tutti gli italiani, ed anche i cittadini del Lazio, giustamente, dopo un anno così complesso, aspirano a godersi il periodo natalizio, le famiglie, le eventuali meritate vacanze. Fino a lunedì 9 gennaio del prossimo anno è ben difficile che i cittadini della nostra regione, come il resto dei propri connazionali, prestino attenzione ai temi della politica ed alle importanti questioni che le elezioni regionali del Lazio pongono alla loro attenzione. Quindi in un batter d’occhio giungeremo a lunedì 9 gennaio, data nella quale – se si votasse, come sembrerebbe, il 12 di febbraio del prossimo anno – mancherebbero soli 6 giorni per depositare, formalmente, le candidature a presidente della giunta regionale e le liste dei candidati a consigliere della nostra regione. Cioè appena rientrati dal periodo delle vacanze natalizie, in soli sei giorni, si dovrebbero definire programmi, priorità, liste, candidature, scelte da illustrare agli elettori, simboli e quant’altro; mentre al contempo – per lo stesso periodo – si faranno pressanti gli avvii dei cantieri delle opere previste e finanziate dal PNRR, in particolare quelle correlate al Giubileo, con le relative formalizzazioni dei bandi di gara, le quali  hanno i giorni contati, nonché quanto altro necessario ed urgente per riorganizzare il sistema sanitario di accoglienza dei pellegrini, le opere delle aree di scambio come quella di Tor Vergata, le scelte – non rinviabili – per la chiusura del ciclo dei rifiuti, le opere per il waterfront  delle coste laziali, la mobilità soprattutto dei grandi bus e tante altre cose che per brevità non cito. Sembra chiaro – ha concluso Desideri – che forse è giunto il tempo di mettere da parte le tante diatribe e passare ai fatti concreti, che i cittadini attendono.

 

 

 

 

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