Covid

Riaprono le sale giochi, preoccupazione per assembramenti e nuovi focolai. Circolare del ministero della Salute alle Regioni. Chieste ispezioni a tappeto

Preoccupazione per la ripresa a regime delle attività di gioco d’azzardo che si andranno a sommare all’incremento del gioco online durante il lockdown. E’ quanto viene sottolineato in una nota del ministero della Salute, firmata dal direttore della Prevenzione Gianni Rezza, che contiene delle “raccomandazioni stringenti” per le Regioni. Tra queste, ispezioni preventive nei locali da gioco e gradualità nella rimessa in funzione per evitare un effetto boomerang dopo mesi di astinenza. E ancora obbligo di interruzione a intervalli programmati. “Dopo la forzosa astinenza – si legge nota – si ritiene necessario adottare con urgenza misure a tutela della salute pubblica” in quanto potranno produrre “un impatto negativo sulla salute”. Nell’anno 2019 il volume del denaro in attività di azzardo ammontava a oltre 110 miliardi di euro, giocate da una popolazione pari a circa 5,2 milioni di persone. A sollecitare la nota, inviata agli Assessori regionali alla Sanità, le preoccupazioni dell’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave che, nel corso della riunione del 23 giugno scorso ha compiuto un esame delle implicazioni del riavvio a pieno regime della capillare distribuzione dei giochi pubblici con vincita in denaro che disponeva di circa 230mila punti vendita prima del blocco decretato per la pandemia. Per “prevenire i gravi rischi correlati alla riapertura”, le indicazioni prevedono tra l’altro: ispezioni preventive dei locali adibiti al gioco con riferimento a spazi, illuminazione, areazione, rispetto delle distanze e degli obblighi di mascherina; gradualità nella rimessa in funzione dei sistemi con verifiche preventive da parte delle Asl; obbligo di interruzione a intervalli programmati; sospensione delle somministrazioni di bevande alcoliche e dell’uso di tabacco “ovunque compreso nei locali disponenti di sistemi di areazione” ed “evitare l’oscuramento delle vetrate delle zone dei locali adibiti al gioco d’azzardo”. Le attività di gioco d’azzardo presentano “notevole complessità nella prevenzione del contagio” e “hanno una classificazione del rischio di livello medio alto per il rischio di aggregazione in locali al chiuso”, in cui si somministrano alcolici ed è consentito il fumo. E’ quanto si sottolinea ancora nella nota. Le raccomandazioni mirano a mitigare l’effetto boomerang nei giocatori con dipendenza patologica dopo mesi di chiusura, ma hanno un occhio di riguardo anche verso il “mantenimento del regime di cautela per una possibile riacutizzarsi della pandemia”. Quali esercizi, infatti, precisa la nota, “si svolgono quasi esclusivamente in spazi confinati per la connotazione intrinseca del gioco e presentano una notevole complessità nella prevenzione del contagio anche per le numerose evidenze di utilizzo di superfici di contatto promiscuo”. Le raccomandazioni mirano a mitigare l’effetto boomerang nei giocatori con dipendenza patologica dopo mesi di chiusura, ma hanno un occhio di riguardo anche verso il “mantenimento del regime di cautela per una possibile riacutizzarsi della pandemia”. Quali esercizi, infatti, precisa la nota, “si svolgono quasi esclusivamente in spazi confinati per la connotazione intrinseca del gioco e presentano una notevole complessità nella prevenzione del contagio anche per le numerose evidenze di utilizzo di superfici di contatto promiscuo”.

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