Economia e Lavoro

Ripresa, la priorità e modernizzare la pubblica amministrazione

Questa una delle indicazioni dell’Ocse nel Rapporto Going for Growth 2021 (biettivo crescita) con un capitolo dedicato al Belpaese

“La priorità chiave sulla ripresa” in Italia “è migliorare l’efficacia della pubblica amministrazione”. Lo afferma l’Ocse nel sommario del capitolo sulla Penisola del rapporto Going for Growth 2021 (Obiettivo crescita). E questo miglioramento deve riguardare in particolare “la gestione degli investimenti pubblici – si legge – e rendere, al contempo, più efficaci l’assegnazione e il coordinamento dei compiti di attuazione delle varie politiche tra i diversi livelli di governo”.  Secondo l’ente parigino questo rafforzamento di efficienza dell’apparato amministrativo “sarà essenziale per l’efficace utilizzo dei fondi disponibili” con il Recovery fund dell’Ue e per “realizzare i benefici delle riforme strutturali”.  Più nel dettaglio, “migliorare l’efficienza della pubblica amministrazione rafforzerebbe l’impatto delle riforme indicate e potenzierebbe la risposta del settore privato alle misure di rilancio. La riforma del settore giudiziario attraverso lo snellimento dei procedimenti amministrativi e l’incremento del ricorso a sistemi alternativi di risoluzione delle controversie, porterebbe a un’applicazione più equa della legge”, prosegue l’Ocse.  “Una maggiore digitalizzazione contribuirebbe a ridurre l’economia sommersa, ampliando la base imponibile e liberando maggiori risorse per delle prestazioni sociali più mirate. Le iniziative per l’introduzione di piattaforme digitali di più facile utilizzo per l’utente – si legge – dovrebbero andare di pari passo con l’impegno per la semplificazione delle procedure amministrative a tutti i livelli di governo”.  Inoltre “una tempistica chiaramente definita per l’ottimizzazione dei processi normativi, il cui ordine di priorità sia basato sui costi da essi derivanti per le imprese, e una definizione precisa delle responsabilità ne faciliterebbero l’attuazione, diminuendo l’incertezza e i costi. Una normativa più uniforme tra le varie regioni ridurrebbe i costi di investimento per le imprese locali ed estere”.

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