“Il nuovo CCNL Regioni-Enti Locali non deve rappresentare un punto di arrivo, bensì l’inizio di un percorso che deve trovare il suo necessario e naturale completamento nella contrattazione integrativa.
Secondo i dati Aran, tra il 2010 e il 2020 l’incremento dell’inflazione (+10,1%) è stato più che doppio rispetto a quello del reddito dei lavoratori pubblici (+4%), i quali si trovano adesso a fronteggiare un quadro ancora più funesto e problematico a causa degli avvenimenti dell’ultimo biennio.
A tal proposito, è indispensabile che gli enti locali si attrezzino con adeguati stanziamenti, misure di welfare e ciclicità nelle progressioni di carriera e aiutino concretamente i circa 430.000 dipendenti interessati dal rinnovo del CCNL appena sottoscritto.
Roma Capitale prosegua nel percorso già avviato dalla precedente Giunta e dia dei segnali che, almeno finora, sono mancati”.
Lo dichiara, in una nota, il capogruppo della Lista Civica Raggi Antonio De Santis.