Esteri

Russia al quarto posto nel mondo per  riserve auree e valutarie, ma oltre la metà sono congelate dalle sanzioni

La Russia è entrata nei primi quattro Paesi al mondo per riserve auree e valutarie con un totale di 582 miliardi di dollari, questi gli indicatori basati sull’analisi dei dati delle banche centrali nazionali. Primi tre: Cina ($ 3,31 trilioni), Giappone ($ 1,27 trilioni) e Svizzera ($ 924 miliardi) . A completare la top five c’è l’India ($ 563 miliardi), la sesta è l’Arabia Saudita ($ 460 miliardi), che l’anno scorso ha superato Hong Kong ($ 424 miliardi) e la Corea del Sud ($ 424 miliardi).  Ma la dimensione delle riserve internazionali della Russia è ora molto inferiore rispetto allo scorso anno, poiché circa la metà di esse (la Banca centrale della Federazione Russa ha definito la cifra di circa $ 300 miliardi) è bloccata a causa delle sanzioni occidentali.  Quest’anno in Russia  è stata varata una nuova versione della regola di bilancio per cui le riserve verranno reintegrate in yuan cinesi se i ricavi da petrolio e gas saranno superiori al livello base. Al contrario, le riserve in yuan saranno utilizzate per compensare i mancati introiti di petrolio e gas, come avviene ora.Secondo Mosca la superiorità incondizionata della Cina nella classifica è un indicatore delle dimensioni dell’economia poiché Pechino diventa leader in termini di riserve auree e valutarie per la 17esima volta consecutiva. Sorprendentemente, gli Stati Uniti non sono nella top ten con 37,2 miliardi di dollari e davanti, ad esempio, ci sono paesi come Brasile, Messico e Israele. La posizione dei paesi nel rating dell’oro e dei risparmi in valuta estera indica diverse tendenze contraddittorie, infatti l’ accumulo di riserve auree aumenta la stabilità finanziaria dello Stato, tuttavia, dal punto di vista dell’attrattiva degli investimenti, l’oro  ha cominciato a comportarsi allo stesso modo di tutti gli asset rischiosi: cioè con la crescita del mercato sale, con un ribasso scende. E questo riduce il suo peso come riserva di valore, spiegano gli esperti della Banca Centrale russa, che comunque prevedono entro due anni una ripresa dell’economia globale.

Giulo

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