(Red) Cerca di forzare i tempi politici Matteo Salvini e va ben oltre la Federazione auspicata in queste ore e punta un soggetto politico unico per le politiche del 2023. Parla anche di Draghi e della ipotesi di sostenerlo per il Quirinale. Un Matteo a tutto campo che certamente provocherà ulteriori scossoni al suo centrodestra. Intanto fissa le tappe, cosa che non farà alcun piacere sia alla Meloni, che ad una gran parte di parlamentari, ministri compresi, di Forza Italia. “Per la federazione del centrodestra inizierei da una collaborazione parlamentare. Certo in prospettiva mi piacerebbe che alle elezioni del 2023 ci fosse una forza unica del centrodestra”. Chi dovrebbe dare forza al progetto è soprattutto Berlusconi, che in questo momento è però assediato dai suoi, ma Salvini fa spallucce e rilancia: “Il ruolo di Berlusconi nella federazione del centrodestra sarebbe fondamentale. Se si vuole fare – ha aggiunto – per me prima si fa meglio è. Ho messo lì una proposta, mettiamoci insieme per lavorare insieme in mesi che saranno difficili. Io vorrei che il centrodestra fosse forza seria e stabile. Quindi prima la facciamo meglio è”. Poi l’immancabile bordata politica alla Meloni. Salvini ha detto di non avere “ansie di sorpasso degli altri, semmai è presente nelle redazioni, ma non nelle scuole, nei bar e nelle fabbriche”. Poi su gli altri attori politici: “Nei 5 Stelle c’è il caos, nel Pd 18 correnti. Vorrei che il centrodestra fosse unito per approvare riforme fondamentali e portare in dote a Draghi una forza che è maggioranza del Paese e deve essere solida in Parlamento. Io ho fatto una proposta, per avere una voce unica del centrodestra in Italia”. Infine su Draghi al Quirinale: “la scelta spetterà solo a lui. Se vorrà andare avanti fino alla fine della legislatura noi andremo avanti lealmente, se decidesse di candidarsi lo stimo da premier e lo stimo da presidente della Repubblica”.
Salvini oltre la Federazione: “Nel 2023 mi piacerebbe una forza unica del centrodestra”
