Esteri

Seggi aperti per il rinnovo del Parlamento russo

Urne aperte per i 108 milioni di elettori russi. Una vera e propria maratona elettorale che durerà tre giorni e che si si concluderà domenica 19 settembre e porterà, oltre al rinnovo dei 450 deputati della Duma, la Camera bassa del Parlamento russo, anche all’elezione di nove governatori, di 39 Parlamenti regionali e di 11 consigli municipali. Il leader del Cremlino Vladimir Putin, ha precisato il suo portavoce Dmitrij Peskov, molto probabilmente utilizzerà il voto elettronico, disponibile in sette regioni tra cui Mosca, invece di recarsi alle urne dal momento che si trova in auto-isolamento dopo che nel suo entourage sono stati individuati “decine di casi” di Covid-19. Secondo molti osservatori, Russia Unita, il partito del Presidente inossidabile Putin dovrebbe mantenere il controllo del Parlamento. Resta però da capire con quale maggioranza. Adesso infatti il partito di governo ha ben 334 deputati su 450: una maggioranza qualificata dei due terzi che le consente di riformare la Costituzione. Ma nella prossima legislatura potrebbe avere meno deputati. Alcuni analisti ritengono che in queste elezioni potrebbe esserci un basso livello di sorveglianza: mancheranno infatti gli osservatori dell’Osce, si temono pressioni sui dipendenti pubblici e secondo diverse voci critiche la decisione di spalmare il voto su tre giorni per l’epidemia di Covid potrebbe favorire eventuali irregolarità. In sette zone del Paese, compresa Mosca, sarà inoltre possibile votare online e anche questa scelta ha fatto storcere il naso a più di una persona

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