Roma Capitale

Sgominata a Ostia banda di spacciatori, il loro mercato era alle Case Popolari dove vendevano cocaina e crack

(Red) I Carabinieri della Compagnia di Ostia, al termine di articolata attività di indagine coordinata del pool della Procura della Repubblica di Roma diretto dal Procuratore Aggiunto Dottor Giovanni Conzo, unitamente alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Roma, hanno sottoposto agli arresti domiciliari quattro soggetti, tutti originari della capitale, e collocato in comunità due minorenni, italiani, dando esecuzione a due ordinanze emesse dai Gip dei rispettivi Tribunali, per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Un ulteriore indagato è stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Le indagini hanno consentito di accertare un’intensa attività di spaccio di crack e cocaina (cosiddetta “cotta” e “cruda”) svolta in concorso da tutti gli indagati, che utilizzavano come base operativa un appartamento di proprietà dell’ATER-Comune di Roma, assegnato ad una componente del gruppo criminale e situato a pochi passi dalla nota Piazza Gasparri di Ostia. Grazie a numerosi servizi di appostamento ed all’utilizzo delle intercettazioni video e ambientali, è stato documentato un frenetico “via-vai” di acquirenti che, attraverso dei messaggi convenzionali, richiedevano la sostanza stupefacente allo spacciatore di turno posizionato (a rotazione con gli altri indagati) dentro l’appartamento e questi, protetto da una fitta rete di “vedette” (munite anche di monopattini) e da un sistema di videosorveglianza, cedeva lo stupefacente, a seconda della richiesta, in “decini”, “quindicini” e “ventini”, attraverso la grata di protezione della porta d’ingresso. Durante le indagini i Carabinieri hanno tratto in arresto sei persone in flagranza di reato, segnalato molteplici acquirenti alla Prefettura di Roma quali assuntori di sostanze stupefacente e sottoposto a sequestro complessivamente circa 254 gr di cocaina, con un grado di purezza che arrivava anche al 98%. Contestualmente è stato eseguito il decreto di sequestro dell’appartamento adibito a market della droga per la successiva riconsegna all’ente proprietario, al fine di effettuare le opportune valutazioni circa la sua destinazione.

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