Esteri

Somalia, i miliziani di Al-Shebaab attaccano una cittadina a 30 chilometri da Mogadiscio. Vittime tra i civili

In Somalia, i miliziani di Al-Shebaab hanno compiuto un attacco a Balad, cittadina a 30 chilometri dalla capitale Mogadiscio, uccidendo sette persone. Come riporta la stampa internazionale, il gruppo armato legato ad Al-Qaeda ha assalito i militari al checkpoint di accesso alla città. Ne è seguito uno scambio a fuoco che ha causato la morte di cinque soldati e di due donne. La milizia da diversi anni ha come obiettivo il rovesciamento delle istituzioni di governo, per imporre il controllo sul Paese del Corno d’Africa, pertanto colpisce obiettivi sia istituzionali che civili compresi i caschi verdi dell’Amisom, la missione di peacekeeping dell’Unione africana.L’ennesimo attacco giunge in una fase di forte instabilità all’interno delle istituzioni federali della Somalia: nell’ultima settimana il presidente Mohamed Abdullahi Mohamed ha licenziato il primo ministro Mohamed Husein Roble, il quale non ha lasciato l’incarico ma ha chiamato a se’ il sostegno dell’esercito.
Ieri, l’assistente segretaria per gli Affari africani Molly Phee ha avuto un colloquio telefonico col premier Roble, durante il quale ha incoraggiato il ritorno al dialogo e fatto appello alle Forze armate affinché restino neutrali. Stando alla stampa locale, il capo della polizia, il generale Abdi Hassan Hajir, ha lanciato un appello analogo, chiedendo al corpo di sicurezza di non schierarsi nell’attuale crisi tra Farmajo e Roble, e le rispettive fazioni. Secondo le stesse fonti non circolerebbero notizie su un eventuale dialogo tra i due leader per ricomporre la frattura.

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