È di undici voti il margine che divide il fronte dei senatori contrari al ddl Zan da quello favorevole. Per questo alla prova dell’aula la prossima settimana saranno decisivi i 17 senatori di Italia viva.
La pietra di paragone èla votazione c’è stata martedì scorso sul calendario di Palazzo Madama. Dopo aver fissato l’approdo per martedì 13 luglio, il centrodestra ha chiesto il rinvio di un’altra settimana. La proposta è stata votata da 134 senatori e respinta da 145. Nei 134 ci sono i senatori di Fi, Lega e Fdi.
Lo stesso schieramento si manifesterà martedì, quando l’iter del ddl Zan si aprirà nell’emiciclo con un altro voto, quello sulle pregiudiziali di costituzionalità. A meno di sorprese la questione di costituzionalità dovrebbe essere respinta, perché Italia viva ha già votato il testo alla Camera e difficilmente potrebbe dichiarare incostituzionale un testo che ha votato. Ma anche su questa votazione pesa un’incognita ed è quella che Matteo Renzi va ripetendo da giorni, da ultimo oggi all’Huffington Post. “Molti nel Pd sono in dissenso ma non lo dicono“. Tradotto: dal Pd potrebbero mancare voti pesanti nei 145 ‘favorevoli’ al ddl Zan.
aggiornamento Ddl San del 9 luglio ore 14.56
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