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Sri Lanka: uccise un rivale politico ma il Presidente supera la condanna del Tribunale, gli concede la grazia e lo manda libero

Regna la rabbia nel Paese e la decisione del Presidente in carica cingalese di mandare libero con un atto di grazia un politico a lui affine ma che era stato condannato per omicidio di un rivale politico, ha fatto scattare una reazione indignata anche da parte dei vertici delle Nazioni Unite e di numerose associazioni che operano a favore della difesa dei Diritti Umani.

Il Presidente Gotabaya Rajapaksa ha deciso di graziare Duminda Silva, il quale è stato condannato nel 2016 per aver ucciso un politico di un fronte a lui avverso e tre dei suoi sostenitori nella campagna politica del 2011.

Il Presidente Gotabaya Rajapaksa viene così, aspramente criticato, per aver attuato una decisione -la concessione della grazia ad un assassino condannato- superando la verità processuale e la condanna ufficializzata per un reato così grave qual è un omicidio.

Silva era -all’epoca dei fatti- un alleato politico di Rajapaksa ed è tra i 94 prigionieri a cui sarà concessa la grazia presidenziale. Gli attivisti che operano nel campo dei Diritti hanno manifestato tutta la propria rabbia per un atto calato dall’alto e che supera persino la decisione presa da un Tribunale, minando alla radice i canoni del rispetto della Giustizia e del Diritto.

“Questa concessione della grazia mostra completo disprezzo da parte dell’Esecutivo per lo stato di diritto, per il processo legale e per la responsabilità pubblica”, ha affermato alla BBC Ambika Satkunanathan, un avvocato che lavora nel campo dei Diritti Umani con sede a Colombo. Rajapaksa è salito al potere durante una campagna politica fortemente nazionalista nel novembre del 2019. Era in carica in qualità di potente Segretario alla Difesa, quando suo fratello, Mahinda, era Presidente dal 2005 al 2015.

Tra le persone rilasciate, ci sono 16 persone della comunità minoritaria dei Tamil, accusate di avere avuto legami con i ribelli separatisti delle Tigri Tamil.

Questa organizzazione è stata sconfitta nel corso di una sanguinosissima guerra civile terminata solo nel 2009. Alcuni sono stati detenuti per più di un decennio ai sensi del controverso Prevention of Terrorism Act (PTA). Duminda Silva è stato dichiarato colpevole con altri quattro di aver ucciso Bharatha Lakshman Premachandra e tre dei suoi sostenitori durante le elezioni locali tenutesi a Colombo nel 2011.

I due uomini erano entrambi membri dell’allora partito di governo. Il verdetto è stato poi successivamente confermato dalla Corte Suprema del Paese nel 2018.

In realtà, i Presidenti dello Sri Lanka hanno una lunga storia di concessioni della grazia ai condannati nel Paese. Nel mese di marzo del 2020, a pochi mesi dall’ascesa al potere, il Presidente Rajapaksa ha graziato il soldato Sunil Ratnayake che era stato condannato a morte per aver ucciso otto civili Tamil, tra cui un bambino di cinque anni e due adolescenti, nel villaggio di Mirusivil, nella regione settentrionale di Jaffna, nel 2000. E’ stata una delle poche condanne comminate a seguito di quella sanguinosa guerra civile e l’ONU ha affermato che la grazia è stata “un affronto alle vittime”.

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