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The World of Banksy. Il misterioso street artist a Roma alla Stazione Tiburtina fino al 2023

di Sara Valerio

Prorogata la mostra the World of Banksy – The Immersive Experience(https://bit.ly/3FovzP6) alla Stazione Tiburtina di Roma fino al 29 gennaio 2023.  Esposti presso la Galleria Commerciale si possono ammirare oltre 100 tra murales e oggetti che consentono di ripercorrere tutta la produzione dell’artista, dai dipinti della primissima fase della sua carriera fino agli ultimi anni, dalle opere realizzate con la tecnica dei graffiti a mano fino a quelle realizzate con lo stencil. Viene analizzata la sua capacità di sapersi integrare nello spazio e di non conoscere confini, di riuscire a raggiungere zone inimmaginabili, luoghi di guerra e di conflitti dove nemmeno le istituzioni riescono ad arrivare. Adatta a persone di ogni età, la mostra presenta un racconto su più livelli di una storia di oltre vent’anni e porta lo spettatore ad immergersi in un mondo ricco di spunti di riflessione. Le sue opere, eccentriche e incisive, danno modo allo spettatore di riflettere sul sistema e sulla società in cui viviamo; sono un simbolo di lotta e di protesta in un mondo in cui spesso gli interessi economici prevalgono su quello che dovrebbe essere il bene delle collettività.Banksy, tuttavia, non è in alcun modo coinvolto. Infatti l’artista non autorizza le esposizioni dedicate ai suoi lavori, ma non le impedisce; incoraggia chiunque voglia far viaggiare il suo lavoro, chiunque voglia reinterpretarlo e dargli voce. L’arte secondo lui deve essere di tutti. I messaggi devono arrivare a chiunque.

Ma chi è Banksy?

Originario di Bristol nel Regno Unito, è considerato uno dei maggiori esponenti della street art. A rendere il suo personaggio particolarmente interessante c’è, oltre alla forza delle sue opere, il fatto che nessuno conosca la sua vera identità, anche se circolano varie ipotesi.  Il nome di Banksy fu svelato per errore una sola volta nel 2017, nel corso di un’intervista rilasciata dal produttore Goldie in un programma radiofonico inglese. L’argomento affrontato era la mercificazione delle sue opere. “Non per mancare di rispetto a Robert, che è un grande artista…” ha esordito Goldie, prima di accorgersi di aver fatto una gaffe. Il produttore ha tentato di cambiare argomento e di rimediare, ma tutti si sono accorti che, parlando di Banksy aveva fatto un nome ben preciso, quello di Robert. In molti sostengono infatti che si tratti di Robert Del Naja, leader del gruppo rock progressive dei Massive Attack. Entrambi sono di Bristol, conoscono Goldie e anche Del Naja è uno street artist, noto già dagli anni ’80 nel mondo dei graffiti con il nome d’arte di 3D. Craig Williams, giornalista del Daily Mail, dopo una lunga indagine investigativa, aveva già dichiarato, qualche anno prima, che il leader dei Massive Attack e Banksy erano la stessa persona; sostenendo anche che non esisterebbe un solo artista, ma un collettivo guidato da Del Naja. “Sarebbe una storia bellissima, ma purtroppo non è vera – aveva detto il cantante dei Massive Attack– Conosco bene Banksy, è stato anche ad alcune nostre esibizioni, ma è solo una questione di coincidenze e niente più”. C’è un altro nome che viene spesso fatto da chi cerca di svelare la sua vera identità, quello di Robin Gunningham, artista britannico e studentedella Bristol Cathedral Choir School. A far propendere per lui ci sarebbero alcuni video e anche una ricerca scientifica condotta dall’Università Queen Mary che ha incrociato gli spostamenti di Gunningham con la comparsa dei graffiti. Forse un giorno sapremo per certo chi sia il misterioso Banksy, ma per ora le sue opere dicono parecchio su di lui e sul suo pensiero e forse questo è più che sufficiente, almeno per gli amanti dell’arte. Come dice lui stesso: “Non so perché le persone siano così entusiaste di rendere pubblici i dettagli della loro vita privata, dimenticano che l’invisibilità è un super potere.”

Per visitare la mostra: https://theworldofbanksy.it/

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