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Trentacinque opere dell’artista romano Enrico Benaglia in esposizione a Roma negli spazi di Villa Altieri

Un diario per immagini in presa diretta con i suoi pensieri, un mondo poetico e fantastico fatto di sogni di carta trasformati in pittura, invenzioni fondate su una condizione quasi endemica dell’infanzia o di chi comunque, anche da adulto, sa guardare il mondo con intatto stupore.

Questo, in estrema sintesi, il “contenuto” delle trentacinque opere, raccolte sotto il titolo “Territori dell’anima” a cura della galleria romana “Purificato.Zero”, del pittore, scultore, incisore e scenografo romano Enrico Benaglia (classe 1938) in esposizione fino al prossimo 17 luglio (dal lunedì al venerdì dalle 10,00 alle 18,00) nella Biblioteca della Città Metropolitana di Roma Capitale “Villa Altieri” (Viale Manzoni 47).

Ogni opera di Enrico Benaglia è la trasposizione in atmosfera onirica e visionaria di uomini, donne, animali, fiori, giardini, paesaggi urbani e naturali, astri celesti, giocattoli e oggetti d’uso comune (per lo più definiti come sagome ritagliate su fogli di quaderno a quadretti) dotati di poteri sovrannaturali per superare il confine tra realtà e sogno.

Alla base della sua ricerca non c’è l’arbitrio dell’irrazionale ma la fantasia con la quale riesce a mantenere fresca una sorta di innocenza emotiva visualizzata attraverso figure dalle forme disincantate eppure espressive che possono apparire, ad una lettura superficiale, naif ma che, in realtà, sono razionali, colte, espressione di un’arte, assolutamente originale e non ascrivibile ad alcuna corrente, tutt’altro che banale, assolutamente padrona dei mezzi pittorici..

Ciascuna raffigurazione è per Benaglia pretesto per narrare, con linguaggio surrealista, momenti di quotidianità in una dimensione che va oltre i limiti razionali per diventare “spettacolo” di emozioni e sensazioni in composizioni raffinate nelle quali la purezza dei volumi è definita dall’uso sapiente delle cromie.

In ogni sua opera si prova, come ho avuto modo di sottolineare in altre occasioni, la sensazione di trovarsi di fronte ad un evento certamente impossibile a verificarsi, ma non per questo meno vero nella possibilità di realizzarsi nel mondo della fantasia. Quella di Benaglia è una realtà “nuova” creata attraverso la stratificazione dei significati esplicitati dai singoli personaggi e oggetti posti all’interno di eleganti composizioni che sono metafora di ricordi e emozioni intrisi di intenso lirismo.

Considerato tra i protagonisti dell’arte del Novecento, Enrico Benaglia è stato invitato ad allestire mostre sia in Italia che all’estero (Osaka, Vienna, Caracas, New York, Madrid, Tallin, Strasburgo) e a collaborare, realizzando manifesti e mostre, con Istituti di Cultura italiani all’estero, con Camere di Commercio, Regioni, Province, Comuni e con le più importanti aziende italiane, tra le quali l’ENI, l’INAIL e l’Alitalia che ha esposto le sue opere all’Aeroporto J.F. Kennedy di New York, e all’Aeroporto Charles De Gaulle di Parigi.

Vittorio Esposito

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