La Procura di Trento ha sentito 4 delle 6 ginecologhe ancora operative presso il reparto di ginecologia ed ostetricia dell’Ospedale Santa Chiara di Trento, dove lavorava anche Sara Pedri, la ginecologa scomparsa lo scorso 4 marzo, dopo il suo trasferimento all’Ospedale di Cles (Tn), da cui si era dimessa prima della perdita delle sue tracce. Le quattro, che avevano chiesto di avere una tutela legale per i presunti atti di mobbing subiti in Ospedale, hanno parlato anche e soprattutto delle condizioni in cui lavoravano all’interno del reparto, che è stato oggetto di un’inchiesta da parte della Asl locale, che ha istituito una commissione i cui risultati hanno determinato il trasferimento del primario e di una dottoressa. Le conclusioni dell’inchiesta sono state inoltrate alla Procura.
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