Economia e Lavoro

Treu (Cnel): “L’accordo sul salario minimo è una buona notizia. Ora va introdotto nei contratti”

“L’accordo sulla direttiva UE per il salario minimo è una buona notizia. Sono favorevole a questa comune regola europea, e lo sono da molto tempo, perché i poveri sono cresciuti ma purtroppo sono cresciuti anche i poveri che lavorano. Una volta si pensava che i poveri fossero solo i disoccupati, adesso lavorare ed essere poveri è veramente un paradosso intollerabile, quindi quella del salario minimo è una buona notizia. Speriamo che siano chiari anche i particolari perché non so cosa voglia dire ‘senza obbligo per legge’ di cui leggo sui giornali. Lo ha detto il presidente del CNEL Tiziano Treu, intervistato questa mattina da Chiara Paduano durante Mattina24, in onda su Rainews24. “La direttiva- ha aggiunto- dà due possibilità: o stabilire un salario minimo per legge come fanno già molti Paesi ma non l’Italia, o per i Paesi che non vogliono un intervento legislativo come da noi, si devono rafforzare i contratti collettivi nazionali, prevedendo salari giusti. Ora in Italia ci sono contratti ‘cosiddetti pirata’ che non danno nessuna garanzia. Addirittura alcuni lavoratori di settori deboli non sono coperti da contratti e quindi hanno un salario di 4-5 euro all’ora: una vera vergogna!”. Per Treu, “C’è comunque una spinta nella direzione di adottare il salario minimo, anche da parte dei sindacati. Credo che sia un atto di civiltà. Non è possibile vedere persone che lavorano con una paga da fame. La Germania, ad esempio, ha appena alzato il salario minimo orario a 12 euro, la Francia ha fatto una cosa simile e noi non possiamo rimanere senza. Se non si ritiene che la legge vada bene, si può dare forza ai contratti conclusi dalle parti maggiormente rappresentative, affinché si applichino a tutti. Questa è la strada per noi migliore”.

aggiornamento Salario Minimo ore 14.59

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