Economia e Lavoro

Ue-19, l’inflazione fa registrare un +3,4% a settembre

Secondo la stima di Eurostat il boom è stato scatenato dei prodotti energetici (+17,4%)

E’ ancora in crescita l’inflazione nella zona euro. Secondo la stima flash di Eurostat il tasso è salito al 3,4% a settembre, in aumento rispetto al 3% di agosto. A pesare soprattutto l’energia (17,4%, rispetto al 15,4% di agosto), seguita dai beni industriali al netto dell’energia (2,1%, rispetto al 2,6% di agosto), alimentari, alcolici e tabacco (2,1%, rispetto al 2% di agosto) e servizi (1,7%, rispetto all’1,1% di agosto). I tassi più elevati in Estonia (6,4) e Lituania (6,3). In Italia è stimato al 3. Secondo l’ente di statistica comunitario in un mese i prezzi, in base ai dati destagionalizzati, sono aumentati dello 0,5%. In rafforzamento anche l’inflazione di fondo, l’indice depurato dalle componenti più volatili, come energia e alimentari, all’1,9% annuo a settembre dall’1,6% di agosto. Questa dinamica di accelerazione, se dovesse proseguire a lungo finirebbe per mettere sotto pressione la Bce sul mantenimento di una linea ultra accomodante in politica monetaria. A più riprese, e anche questa settimana, l’istituzione ha affermato di ritenere di natura transitoria l’impennata del caro vita, prevedendo che il prossimo anno e nel 2023 l’inflazione receda a livelli inferiori a quelli che si pone come obiettivo.

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