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Un bus più facile per collegare l’Italia. Ecco Itabus

L’annuncio era nell’aria da tempo ma l’esplosione della pandemia aveva costretto a un forzato rinvio. ITABUS “parte”, è proprio il caso di dire, il 27 maggio. Una complessa rete di trasporto passeggeri su gomma coperta da bus modernissimi che offrono il massimo della sicurezza, del confort e della sostenibilità. Tutto nasce da un’idea di Flavio Cattaneo, il dinamico manager e imprenditore, già DG RAI e AD di Terna e Telecom, tra i protagonisti dell’avventura di Italo, il primo treno Alta Velocità italiano gestito da operatore privato che risponde al nome di NTV, ovvero Nuovo Trasporto Viaggiatori.

Pressoché gli stessi i soci dell’Alta Velocità ferroviaria privata, con in testa appunto Flavio Cattaneo e Luca Cordero di Montezemolo insieme alla famiglia Seragnoli e a Gianni Punzo, l’ottantenne Cavaliere del Lavoro per 40 anni al timone del Cis Nola e Presidente dell’Interporto campano. Con il supporto finanziario di Intesa San Paolo. Sono 300 gli autobus in linea quando ITABUS marcerà a regime, presi in leasing dalla Mann (Gruppo Volkswagen) che si occuperà anche di tutta la manutenzione con un contratto di servizio chiavi in mano, che assicureranno 350 servizi giornalieri. Bus bipiano da oltre 50 posti, con un wi-fi con tecnologia Lte e router 5g a bordo grazie al supporto di Tim che nelle intenzioni dovrà permettere di soddisfare la domanda di banda simultanea di 50 persone anche ai servizi streaming di Netflix ed Amazon Prime.

Già da oggi 27 aprile, un mese primo dell’avvio ufficiale, sono in vendita i titoli di viaggio (biglietti), acquistabili tramite sito, applicazione, migliaia di tabaccherie sparse per l’Italia e punti vendita nei principali luoghi di transito come stazioni, porti, aeroporti..

L’investimento ammonta a 200 milioni nel corso di tre anni, operazione appunto gestita da Intesa Sanpaolo che è lo stesso sponsor di Italo. Investimento tale da consentire il totale rinnovamento della flotta di bus ogni due anni. Mezzi che offrono ai passeggeri un servizio cosiddetto “Premium” ma con tariffe low cost per soddisfare le esigenze anche di chi non potrebbe facilmente permettersi di viaggiare, soprattutto giovani, per lo più studenti, immigrati, e persone di ogni età che non certo navigano nell’oro.

Qualche esempio: il prezzo di una corsa Roma-Napoli parte da 1,99 euro; da Roma a Firenze 4,90, con possibilità di fermata intermedia a Siena. Autobus di nuova generazione, alimentati con biodiesel dell’Eni per garantire sostenibilità e rispetto dell’ambiente con abbattimento delle emissioni. Ma che col tempo potranno passare anche ad alimentazione con idrogeno e elettrica sulla base degli sviluppi delle tecnologie costruttive. E a bordo sempre doppio autista a ulteriore garanzia della più ampia sicurezza, sempre in contatto con la centrale operativa in grado di monitorare in ogni stanti tutti gli aspetti della marcia, a cominciare dalle condizioni del traffico.

Previsti sviluppi a breve anche per la rete distributiva acquisto dei biglietti che si allargherà alle agenzie di viaggio e si integrerà con quella dei treni Italo. E forse, perché no, anche con quella di Trenitalia. La concorrenza, per il momento “discreta”, al gigante internazionale Flixbus è dunque in partenza.

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